giovedì 29 aprile 2010

TRE PRIMI!!!


COLLICELLO DI AMELIA (TR) – E’ stato Alessandro Pasquali ad aggiudicarsi domenica 25 aprile il Cross Country “Città di Collicello” e quinto memorial “Gaetano Ricci”, gara nazionale di mountain bike valida come seconda prova dell’Umbria Cross country e per l’assegnazione dei punteggi top class. La competizione, organizzata dal Gruppo sportivo Avis Amelia, si è tenuta a Collicello, città in provincia di Terni. Al via una sessantina di bikers. I nostri portacolori, decimati a causa della concomitanza della competizione di downhill di Fontecchio erano Romina, Carlo e Paolo. I tre hanno tenuto alto il nome del team. Grazie ai loro piazzamenti sono tutti in testa alla classifica generale delle rispettive categorie. Romina è infatti giunta prima al traguardo, come pure Paolo. Il terzo posto di categoria è andato a Carlo.

ASSOLUTI: 1) Alessandro Pasquali (Centro Italia) tempo 1h 22’04”, 2) Andrea Benedetti (Centro Bici Tr) 1h 28’08”, 2) Luca Chiodi (Centro Italia) 1h 29’23”, 4) Giorgio Karai (Ruota Libera), 5) Massimo Monesi (Centro Bici Tr).

ERRORI DI SBAGLIO!!!

E COME SI SUOL DIRE IN PERUGINO: C'ho 'na testa che 'l billo nla spizzica e 'l maiele nla ruzzla
...specifichiamo: non capisco niente!!!


Ormai sono un paio di mesi che possiedo un oggetto quanto mai indispensabile ad ogni biker che si rispetti e che si dica figlio della natura, dell'avventura e della scoperta. E' inutile avere un Garmin se poi si fanno sempre gli stessi biricchi tra la Pitocca e la valle del Carpina. Intendiamoci...non rinneghiamo i propri luoghi natii. La Pitocca sta a me come Rogni sta a Vigna. Ma questo è un discorso che solo gli altotiberini possono capire. Semplice non è capire quanto può essere logorante trascorrere circa un'ora buona tentando di inserire una traccia creata da un altro biker (Antonio), nel mio Garmin. L'idea era quella di fare il giro dell'Eremo di Montecorona. Quando dopo bestemmie varie riesco ad inserirlo, e arrivo al punto di partenza direttamente in bici, con la mappa sotto, riesco nell'impresa che non tutti potrebbero affrontare: SBAGLIARE COLLINA. Come potete notare dalla foto, l'Eremo si trova proprio dove punta il dito. Io invece sono quasi arrivata a MonteAcuto, per poi imboscarmi in mezzo al nulla, tornare in me e desistere nelle esplorazioni pomeridiane. In compenso su Google Earth posso godere di un nuovo percorso che non ha ne capo ne coda. Se qualcuno vuole caricarlo sul proprio Garmin io glielo passo volentieri. Ma potrebbe ovviare all'invio semplicemente partendo in bici e facendosi trasportare da un attacco di schizofrenia. Le donne devono per forza di cose possedere un antigene verso l'arte dell'orientamento. Dalla camera da letto al bagno in casa ho messo le fettucce, altrimenti finisco per far la doccia vicino al forno a microonde! Intanto una bella zuppa di 50 km sotto un sole che finalmente da soddisfazione me la son fatta!

sabato 24 aprile 2010

TASSOmanie!


Che pure il Tasso Televisivo stia per diventare uno dei nostri??? Eccolo pronto col casco in mano, però ha capito che è molto meglio darsi alla discesa visto che la salita si fa sopra un furgone!

ENIGMISTICA PER PRINCIPIANTI


Mangia il gelato, telefona e iscrive i tesserati. Sono dei supergiudici. Per fortuna SuperVigna vigila su tutto.

giovedì 22 aprile 2010

SCATTI RUBATI DAL CROSS COUNTRY DI SELCI

Il tempo è tiranno e non ho avuto modo di parlarvi del bel risultato di tutta la squadra in quel di Selci. Ecco una sintetica testimonianza fotografica.

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Carlaccio...che qualcuno si ostina a chiamare col suo vero nome, Marcello, si congratula con MAtteo, che gara dopo gara dimostra di far propri i consigli del proprio mentore cronoman affermato!



Mauro simpatizza col nemico, cercando di farlo ubriacare! In questa occasione, forse per la prima volta, Mauro è riuscito ad attaccarsi per un attimo alla ruota di Rivaroli. La verità è che Rivaroli si era fermato e Mauro malauguratamente lo ha tamponato!




"El Peru" col suo ritorno alla febbre agonistica si è tirato dietro non pochi sfottò. Ma con una classe non indifferente ha saputo rispondere ad ogni invettiva. Sarà bene che inizi a rodare il motore, al Rally del Leonardi l'ho prenotato io e non vi azzardate a rubarmelo!



Sono la raccomandata della situazione. Premio intitolato a me! Nella busta accanto, la parola WOMAN, sostantivo inglese veramente ostico, in un primo momento era stato riportato così "WOMER", poi hanno deciso di cambiare in "WOMEN", cioè riportando al plurale la parola donna. Credo però sia stato un caso fortuito e non una loro intenzione di essere così originali!

PUBBLICITA' REGRESSO

A volte la cassetta della posta di casa è culla di soluzioni miracolose per noi ciclisti. In questi ultimi sette giorni mi sono arrivati due volantini che potrebbero risolvere un paio di crucci di molti ciclisti: i problemi col peso e il brutto vizio del fumo.
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Riguardo al primo problema ecco la facile soluzione. Piuttosto che andare un giorno a Rogni e quello dopo alla Pitocca, sudare, pedalare, tornare a casa che vi mangereste un bue, basta rivolgersi alla signora Daniela Morganti e ci pensa lei a fornirci il surrogato della bicicletta! Che stupidi che siamo a faticare quando potremmo risolvere così facilmente!
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Per quanto concerne il secondo problema, qui la questione si fa interessante e la tecnologia ci viene incontro. La sigaretta elettrica. Che si ricarica come la playstation portatile o come un cellulare. Ma ogni parola è superflua, il volantino parla chiaro. Godetevole...fronte e retro!

giovedì 15 aprile 2010

CORREVA L'ANNO 2005


Nel lontano 2005, un atleta che oggi tutti conosciamo e rispettiamo, prese parte alla sua prima gara. Consigliato poi dal resto della squadra, che come primo approcciò, gli consiglià di prender parte alla brigata diretta verso San Gemini. C'è poi da dire che fino a tre anni fa, l'Antica Carsulae veniva corsa a metà marzo, spesso rischiando la neve. Il primo anno che corsi beccai pure io questa intemperia, e come me, anche Mauro Vigna, nel 2005, per la prima volta in griglia, soffrì come un cane. E si innamorò della bicicletta. Ecco un paio di scatti scovati in archivi polverosi, mentre termina la gara accanto all'amico Braganti.---------------------------------
E bisogna poi aggiungere, che quando Mauro iniziò a far sul serio e ad andar forte, entrai in squadra proprio io, che in un certo qual senso ereditai il suo ruolo da vate alquanto goliardico e scherzoso del biciclo. Dovete sapere che prima che andassero di moda blog e pagine web varie, il nostro Schiantatope non si lasciava perdere mai occasione per riportare in versi le esperienze ciclistiche. Qui di seguito troverete una prima composizione riferita proprio a quella gelida gara durante la quale il nostro Capitano, colpito da una tremenda botta di freddo bussò alla porta di una casa lungo il percorso per chieder riparo. Il secondo componimento è invece un elogio di fine stagione!

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17 Aprile 2005


TOC! TOC!

LUI- Aiuto Aiuto . Al gelo!!!!!

LEI- Co' stà neve pioggia e vento

chi è che bussa a stò convento?

LUI- Son Matteo

LEI- L'evangelista?

LUI- No, tu scherzi! Io son ciclista!

LEI- e che? .... finisti fuori pista?

LUI- No ! siam tutti congelati

mani, piedi e pistolino

LEI-non restate li impalati

riscaldatevi al camino!

e via i panni infradiciati.

Per la sete eccovi il vino

e siete anche affamati

ecco il pane e l'affettato

LUI- Questo fuoco mi ha scaldato

Ora si che sto beato!

LEI- Ma la corsa tu hai lasciato?

Chi difende ora l'onore

della squadra con ardore?

LUI- Non so poi rimasti in tanti

ritirati tutti quanti!

ma per certo, anzi è sicuro

che resiste qualche duro!

LEI- Forse un giovane sospinto

dall'indomito suo istinto?

l'incallito bevitore

con l'etilico suo ardore?

O tre vecchi assiderati

Questa volta vi han fregati?

Se tu cerchi la morale

nell'incerto madrigale

questa volta non la trovi

ci son solo sassi e rovi

neve, gelo, pioggia e malta.

Ma se in mente poi ti salta

di venire tu a provare

a Miranda puoi venire

e sperare nel contempo

che farà gran brutto tempo!


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Fine Stagione


Mentre ormai è alla conclusione,

con l’autunno già alle porte,

delle gare la stagione

tutti sanno chi è il più forte!

Tutta quanta la brigata

cercherà consolazione

con la gran panettonata

che non è competizione,

solo serve a far brillare

qualche stella evanescente

che non vuole mai rischiare

di vedersi anche perdente,

c’è chi poi con tanta boria

giunto al primo risultato

per gestire la sua gloria

ogni cosa ha abbandonato.

Tanti posso farne a fette

con parole assai perfette

ma dei grandi è anche virtù

criticare mai di più

di quel tanto che sia giusto

e non farlo mai per gusto.

Ma pur forte è il desiderio

di tornare sul pedale

e chi certo fa sul serio

si vedrà poi quanto vale.

Si organizza già tra breve

pedalate sulla neve,

e ci assiste poi la sorte

che popone a chi è già forte

la fortuna di uno sbocco:

l’avventura nel Marocco.

Non tardiamo a ricordare

che bisogna anche pappare

ed è in questa circostanza,

quando c’è da riempir panza,

che compaiono campioni

di forchette e bottiglioni.

Con gli scherzi ora ho finito

e vi confesso divertito:

bello è stato pedalare

e c’è stato da imparare

nelle gare e nella vita

sempre uguale è la partita.

Vi ringrazio con il cuore

tutti quanti amici rari

e vi giuro sul mio onore

che farete i miei Gregari




mercoledì 14 aprile 2010

CANALONE I LOVE YOU!


L'altro giorno Francesco (la mia metà paziente), m'ha detto "Basta, sono stanco, non fai che tradirmi con tutte queste donne: Amelia...Miranda...". E in effetti sabato mentre guastavamo un prosecco il brindisi è stato eloquente "Brindiamo a Miranda e al suo magico canalone, che se non ci finisco dentro giuro che vado al santuario di Canoscio a piedi!". I più penseranno chissà che terribile fioretto mi sarò auto-inflitta. In realtà le cose son due: primo tutti sanno che non lo farei mai perchè son più simile all'anticristo io di bin laden, secondo anche fosse, canoscio dista neppure cinque chilometri da casa mia, è vero che è in salita, ma niente di trascendentale. Voglio placare gli animi dei miei lettori: dentro il canalone ci son finita come ogni anno accade immancabilmente, ma con molto più stile e poi la colpa era relativamente mia. Si era creato un ingorgo a causa di un alteta caduto proprio in fondo e tutti che gli salivano di sopra. Mi vergogno a dirlo, ma pure io. E' che davo la caccia ad una maglia arancio con una persona dentro che correva come una matta. Insomma, la gara del challenge che più mi fa penare a causa della mia inadeguatezza tecnica questa volta mi ha pressochè soddisfatto, se non per un piccolo quanto fastidioso neo: ho perso per 15 secondi. Come si suol dire "Proprio come una cogliona!". Ma io son solita schierare questi simpatici pezzi d'alta classe, lo faccio di modo che poi quando l'avrò spuntata, la soddisfazione sarà ancora maggiore. Intanto incrociamo le dita delle mani e dei piedi attendendo il miracolo.Certo è che Miranda non è ad uno sputo da casa e che esserci arrivati in 16 è stato un successo col botto. Complice l'impegno di un certo Vigna Mauro, eccellente raccoglitore di tesserini nei giorni precedenti la gara e ancor più eccellente esperto di file per prendere numeri e pacchi gara. Vuoi poi il fatto che alzarmi presto non mi pesa, vuoi che un passaggio non si rifiuta, ma soprattutto che la compagnia di Mauro non si rifiuta mai, parte di quella fila l'abbiamo condivisa. E vi assicuro che al di là della bella giornata di sport, il tutto valeva la pena anche solo per l'intensa chiacchierata fatta nel furgone col nostro CT. A volte non si pensa abbastanza a quanto peso possano avere le parole. E tornarsene a casa la domenica ricchi non solo di un premio dato dal podio, ma dalla ricchezza del confronto, è quel motivo in più che non riesco mai a disvelare a chi mi domanda perchè vado in bici.Poi tra una cosa seria e l'altra, c'è un immenso intervallo per le cazzate: e allora Michele fa "Chissà come gli sarà andata a Mauro oggi!". Domanda legittima mentre noi mangiamo e lui si fa la doccia. E il Duccio "Beh, già m'ha detto che ha avuto problemi col filo spinato. Poi figurati, vuoi che per il sentiero non gli sarà apparso pure S. Francesco e la MAdonna?!". In effetti Mauro pare sempre esser nel bel mezzo della Via di Damasco e forse è questo il suo perchè. Mentre Mauro ci racconta le sue rivelazioni, Matteo cerca di risolvere il rebus classifiche. Arrivare secondi, esser segnati terzi, tornar secondi...insomma, la solita bega. Nel frattempo ci dilettiamo pure a sfottere il nostro presidente megagalattico Antonello, reo confesso di non aver preso parte alla gare per "SOSPETTA PIOGGIA". E' partito da castello senza borsa col cambio perchè tanto avrebbe piovuto, dice lui. Neppure una goccia! Tiè GUFO! Segnaliamo la godibile presenza dei nostri nuovi adepti, simpatici e che promettono di far parlare di se qui nel blog. Galvani e Boninsegni. Quest'ultimo un vero mago nel tentare le discese più ardue, solo che le tenta al volo! Forse lo iscriviamo alla downhill. E infine un immenso grazie per il trofeo donatoci come seconda squadra in classifica. Tranciato di netto poco tempo prima di arrivare sul podio dagli organizzatori stessi, essi hanno risolto con un tocco d'alta classe: mastice bianco fresco che neppure si nota.Altra nota importante: il nuovo fotografo di frex è un tipo molto particolare. Lo avevo intuito già da come ci trattava durante le premiazioni. Certi urli. Poi riguardando gli scatti sul sito, dove ha beccato nemmeno metà dei concorrenti, ho capito che i ciclisti lui non li soffre proprio. C'è da capirlo!

lunedì 12 aprile 2010

A MIRANDA TUTTO BENE


Miranda (TR): L' ottava edizione della Granfondo della Miontagna, valida come seconda tappa dell' Umbria Challenge ed inserita anche nella Steel Volley MTB Cup, ha visto la partecipazione di oltre 300 bikers, ed è stata corsa su un percorso lungo quasi 40 Km. Alla fine ha vinto il marchigiano Marco Minucci (Mondobici Fermignano) che ha messo le sue ruote davanti a tutti fin da subito, conservando la leadership della corsa per quasi 40 Km: una vittoria importante la sua che, unita al terzo posto nella GF Antica Carsulae del 28 marzo scorso, fa già di Minucci uno dei protagonisti assoluti della stagione. Nel gruppo di testa anche Alessandro Pasquali (Centro Italia Bike Montanini - categoria Master 1) e Alessandro Peruzzi (Centro Bici Team Terni - categoria Elite Sport), classificatisi rispettivamente al secondo e al terzo posto. Ottima la prestazione di tutto il team BIKELAND, che con Matteo, Mauro e Romina porta a casa tre secondi posti di categoria di tutto rispetto. E la felicità è ancor maggiore per l'ulteriore secondo posto guadagnato come Squadra, che grazie ai numerosi alteti tifernati che si sono riconfermati dopo Carsulae, continuano a seguirci nell'avventura di una stagione all'insegna del fuoristrada!

mercoledì 7 aprile 2010

CONFRONTI POETICI


Dopo la gara di sabato sembrava che la diatriba riguardante il mio TOMTOM e le sue scelte logistiche avesse trovato termine con l'ammissione di colpevolezza di MAuro. Ma l'uomo non ha desistito e ieri è tornato alla carica. Ecco alcuni stralci della nostra corrispondenza digitale!

MAURO:

"Che gusto! Che soddisfazione avere la conferma che ho ragione anche se solo per 8 km e 3 minuti!!!! Se devo stare zitto e fare finta di nulla sul blog e davanti agli altri ma non immagine che gusto andare a scoprire che il mio senso dell’orientamento è così sensibile da riuscire a scovare delle leggerissime differenze di percorso che nessuna strumentazione , tanto meno il tuo tom tom, potranno mai riuscire ad eguagliare. Ora potrei dilungarmi in lunghe dissertazioni ed infierire ma, essendo solo un umile saggio preferisco venire alla morale:FIDATI SOLO DI ME!!!!!!"

IO:

"Guarda che non devi solo tener conto di distanze in chilometri, bensì di altre variabili, che la sottile sensibilità femminile riesce a percepire: come il tempo voli ammirando la campagna toscana, pensando al fragrante olio che scaturisce da quegli ultiveti per non dire del vino dato dai vitigni. Senza tralasciare la brillante idea di velocizzare l'inizio viaggio con una agile sfilata in superstrada, per poi immergersi nel bel mezzo del verde, con funerale annesso!
I tuoi studi scientifici hanno inaridito quell'animo romantico di un tempo! Dov è quel gran ciclista che mentre si pedalava nei boschi che circondano apecchio mi elencava nomi volgari e latini di ogni arbusto? o che mentre si faceva rafting (e io soffrivo come una bestia zompettando col culo rotto tra il gommone e le pietre del letto del fiume), disquisiva sulle capacità terapeutiche della rosa canina?
esponi le tue ragioni nel blog...tanto con me rimarresti sempre un passo indietro...io ho potere di censura!!!
"

E MAURO:

"[...] Non mi proferire parola di ulivi e vigneti! Sai quanta sia profonda la mia conoscenza in materia e non mi citare arbusti e tronchi che "anco ieri tanti ne spaccai che ne ebbi a nausea"!!! Però vista la tua propensione per la poesia possa assicurarti che il panorama che si gode scendendo i declivi da Chianciano a Chiusi non hanno pari alcuno, la dove il grano verde si fonde al pascolo ed sole proietta le delicate ombre degli ovini a specchiarsi nell'oro della luce di Aprile! Tale è la bellezza del percorso da me scelto per il rientro che, prima ancora di ammirare le belle ville e casati e fattorie che costeggiavano la via, il mio cuore già era pregno di emozioni e nulla ancora era in confronto allo spettacolo unico ed irripetibile della vista del lago Trasimeno in tutto il suo splendore, dove le quiete rive lambivano il verde delle colline ed obbligo mi fu ammirarle sostando presso un'osteria di chiara fama (ndr:torta al testo al faliero).  Quale altro percorso può essere paragonabile? Nessuno io dico ed affermo dopo aver provato entrambi. Ma ancor più contento fui poiché io entrambi ne provai ed altri un solo!!!! Impaziente attendo il tuo ostinato contrattacco!"

ED IO:
"Se è vero che cotanta poesia ci vien facile il martedì mattina per mezzo di dita pungenti, è pur vero che un così tremendo tormento la mia tastiera non lo merita. E mentre voi, mio caro assertore di menzognere verità, adoraste quegli ovini, sappiate che pochi minuti dopo avrebbero subito una triste sorte...il desco pasquale non ha pietà, nè per bestie, nè per animo umano, che in due giorni avrà portato all'estinzione i pascoli italiani. Sappia poi il mio profondo mentore che nonostante la mia giovine età ho imparato che "se fa prima a dì de sé"...e allora vi concederò ragione. Anzi, in un futuro momento, designato al dolce navigar verso nuove mete, non uno, non due, ma ben tre o molteplici percorsi avrò piacere di proporvi, cosa che faccio con me stessa ogni qual volta cavalco il mio destriero dalle ruote dentate e in cuor mio ho desiderio di scoprir nuovi sentieri. In realtà mi perdo, ma è un dolce smarrimento. E questo sà il mio pastore, che per primo mi insegnò l'importanza del viaggio e non tanto del traguardo! Mò però basta per due motivi: devo andar dal gommista a cambiar le gomme dell'auto, e poi dal carroziere e sentire cosa mi dice riguardo alla bestemmia pasquale causatami ieri da un cretto sul parabrezza!!!"



lunedì 5 aprile 2010

SIAMO SULLA STRADA GIUSTA!!!


Il giorno prima di Pasqua, preludio a grandi abbuffate, trovi tutto il mondo riversato per negozi e supermercati che pare siano usciti da qualche lager il giorno prima. E io, che una volta tanto mi godo le festività all'insegna della totale solitudine, senza impegni familiari di sorta, penso che il cross country di Chianciano Terme non sarebbe un modo malvagio per trascorrere il pomeriggio. Francesco, ormai votato alla causa, che sarebbe sopportarmi con gran pazienza, mi accompagna. Segue a ruota il bmw rimesso a nuovo di un altro gran ciclista, che per una volta nella vita ha dato un bidone a chi aveva promesso che avrebbe dato una mano. Il signor Vigna sette giorni or sono promise a quelli dell'unione ciclistica di presidiare qualche incrocio per la GF di sabato scorso. E invece non ha resistito al richiamo agonistico. E si parte. "Io vi vengo dietro, fate strada". E noi facciamo strada, se poi lui non si fida è un problema suo. Chilometro dopo chilometro, lampeggiando come un pazzo, mi fa capire che l'itinerario non lo soddisfa. Lo chiamo e gli dico che io seguo le direttive del mio TomTom, poichè il mio cervello ne sà di geografia esattamente quanto mia madre di telai in carbonio (beh, crede costino quanto quelli del Conad). Accetta suo malgrado di seguire le mie direttive, ma si sà, gli uomini sbuffano quando una donna li surclassa in strade e motori. Sfodero un percorso bellissimo, con scorci di campagna toscana spettacolari! E non sbaglio neppure una svolta. Mentre siamo in fila per prendere il numero inizia una dissertazione sfottendomi: hai fatto un giro assurdo...l'hai allungata...Poi un ometto accanto a noi decanta le lodi del opzione da me scelta, lasciando intendere che quella di Mauro non era poi così brillante. Tiè... Ma ancora non ne ha abbastanza e non contento per aver toppato da un certo punto di vista, pensa di rimediare alla defaiance mascolina, annunciando che nonostante a lui tocchino solo due giri del CrossCountry, ne farà tre, così...per allenamento. La sua virilità urla vendetta, e io lo azzoppo subito, preannunciando già un repentino cambio di idea che avverrà dopo il primo km di gara. La fila per l'iscrizione è più estenuante di quelle di Mirabilandia, o della sagra del pesce al Calzolaro, che ancora me lo devono spiegare perchè si va a mangiare il pesce riscaldato in un territorio dove trovi due carpe solo se ce le metti tu dentro la diga.
Il motivo della lunga coda è da imputare al giudice che traschive sul portatile i vari concorrenti. Il suddetto giudice possiede una peculiarità: con un dito becca tre tasti (vedi foto), se fosse una dattilografa esperta sarebbe un buon guadagno, ma per uno che ha le mani che sembra aver staccato la turbina al trattore dieci minuti prima, il vantaggio è relativo. Però con le classifiche poi hanno fatto in un attimo e non hanno sbagliato. Così, solo per puntualizzare.
Veniamo alla gara...o meglio, alle avversarie. Qua in toscana ci son dei bei crostini, e non parlo solo di patè di fegato, specialità del luogo, ma di donne che in mtb ci vanno da una vita e ci vanno da dio. Non c'è storia, in umbria siamo indietro anni luce. C'è la Mistretta, la Roberti, insomma, tutta la Taddei al completo, poi la Frosini e la Vosse...Almeno non bisogna restare per il podio dico a Francesco. Percorso da urlo. Bellissimo, tecnico, duro, non ri rifiata un attimo. Ancora oggi ho la classica tosse del dopo gara. E come vi dicevo, durante il primo giro già immaginavo Mauro che ritraeva i remi in barca e la sua terza tornata l'avrebbe lasciata là da dove l'aveva partorita, nel suo cervello poco sano. Infatti all'arrivo è lì che mi aspetta assieme a Francesco. Lo sfotto il giusto, poi doccia e ritorno. Lui decide di fare la sua strada. Poi mi chiama dopo un'ora e mi dice "Avevi ragione, di qua ci vuol più tempo". Io ve lo riporto scritto così, perchè è così che avrebbe dovuto dirmelo, in realtà ha fatto tutto un giro di parole assurdo per non darmi direttamente ragione. Il succo però è quello: mai punzecchiare un uomo sul vivo delle proprie caratteristiche principali: dotazioni anatomiche naturali, e capacità di orientamento! Ma io posso prendermi il lussò...ormai mi avete dato confidenza!

COSE DI CUI POTRESTE FARE A MENO!!!

Cosa ci farà il mio caro fratellino con questo tesserino rosso avente fototessera diligentemente sformata che quelli della federazione non solo si imbrogliano con le classifiche ma pure con i copia e incolla!?


Chissà, come consistenza è molto utile per aprirci la porta di casa quando rimanete chiusi fuori, che spesso uno ci schianta la carta di credito e non è buona cosa. Se fosse un cocainomane potrebbe farci ottime piste. Ma non è il suo caso, col mutuo da pagare gettar via soldi in striknina sarebbe da idioti.
Scommetto che questo tesserino sarà di buon auspicio per una stagione agonistica futura, lontana da crucci immobiliari e giornate lavorative al di sotto delle 10 ore. Però vi assicuro che per esser uno che prende la bici solo il sabato e la domenica, la tigna quando scatta ancora ce l'ha tutta!