giovedì 30 dicembre 2010

E' LA FINE! ...O NO?...



Non si respira aria natalizia da queste parti del web, atteggiamento che rispecchia di gran lunga lo spirito della sottoscritta, poco incline alle feste di fine anno. Sono dell'idea che i regali si debbano fare e ricevere quando è il momento giusto e il momento giusto non lo si scrive su un calendario. Poi fosse per me le feste più importanti bisognerebbe farle quando è caldo, tipo luglio e agosto! Questo inverno e questo freddo mi logorano.
Tanto per fare un esempio lampante del mio amore per le feste comandate, il giorno di santo stefano, dai suoceri, con una ventina di parenti non miei che si parlavano sopra vicendevolmente, con un'occhiata d'intesa, io e francesco ci siamo alzati, cappotto sulle spalle e via. Siamo andati a piedi, in mezzo al bosco fitto, tra querce e faggi, nei luoghi dove vado sempre in mtb. Ed era un silenzio rotto solo dalla neve dei giorni scorsi che si convogliava in piccoli rivoli che solcavano le pietre e le radici. Siamo tornati col buio, con gli abiti della domenica abbastanza provati e gli sguardi interrogativi del resto della truppa dedita alle carte. Credo che festeggerò la mezzanotte di capodanno alla stessa maniera. Facendo quello che mi piace. Perchè quest'anno me lo voglio scolpire sulla pelle viva! E per quanto è stato esaltante e ricco, mi pare quasi che sia scivolato via, che il calendario abbia sfogliato i suoi giorni come al passaggio di una folata di vento.
Si vorrebbe fermare il tempo e fissarlo per sempre proprio nel momento della gioia più grande ma solo un folle può pensare di far girare la ruota sulla quale egli gira. Così in questi ultimi giorni mi sto scrollando di dosso un velo di malinconia cercando di abbracciare il passato col ricordo e il futuro con l'attesa.


E' proprio iniziato con un abbraccio il mio 2010, il giorno prima mi scaldavo i piedi viola dal freddo col phon dentro una camera d'albergo e il giorno dopo il resto del mondo smetteva di esistere per un istante quando io e Mauro siamo esplosi in un impeto di gioia trascendentale. La sera precedente davanti a mezzo litro di vino rosso scadente mi diceva “Se proprio devi fare un sogno, fallo grande!”. La verità è che quel sogno non l'ho mai coltivato perchè se c'è una cosa certa nelle gare è che troverai prima o poi un traguardo e qualcuno ti fermerà, quindi l'epilogo è comunque sia forzato. E come m'ha detto un tipo di nome Giampiero che molti di voi conoscono, citando suo padre “Non mi arrabbierei mai perchè non hai vinto, semmai perchè non ti sei impegnato fino a strapparti i nervi ed i muscoli per farlo.”


Questo è lo spirito che in cinque anni sui pedali ho imparato a mettere in prima istanza e la vera fortuna è raccordarlo alla vita di tutti i giorni. Durante quest'anno ho imparato che tutto il mondo ama vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicità sta nel risalire la scarpata. Mi rode proprio il fegato lasciarmi sfuggire dalle dita quest'anno perchè mi ha fatto capire che non è una maglia con tre colori messi in fila a dare la misura del valore di chi la indossa, che non si è migliori o peggiori portandola o meno. Anche se non ho capito perchè da quel gennaio 2010 mia nonna è diventata un'appassionata di ciclismo. Ho scoperto anche il motivo per cui Mauro ogni volta che scorrevo la sua gallery nel cellulare mi consigliava di fermarmi ad un certo punto. Vorrei svelarvi l'arcano, ma potrebbe averne a male. Voi però pensate solo a quanto sia bello essere soli in mezzo al rumoroso silenzio del bosco, nudi e liberi. Sì, avete capito. Di più non so, per fortuna le foto sono andate perse col cellulare, distrutto dopo un bagno di vernice. Quasto 2010 sarà indimenticabile perchè sono diventata guida cicloturistica. Ma una guida che va di fretta non la vuole nessuno e quindi sarà un lavoro saltuario. Quest'anno ho scoperto le Dolomiti e ho pedalato in solitudine lungo la Costa Azzurra. Quest'anno ho mangiato per la prima volta i canederli, la carne di cavallo e il puzzone di Moena. E ho capito che i primi sono solo un modo raffinato per non buttare il pane, il secondo è bono da morì, e il terzo tiene lontani amici e conoscenti perchè puzza davvero! Quest'anno sono riuscita a condividere in parte questa mia passione a due ruote col mio uomo che di ruote concepisce solo quelle che cambia all'auto. Quest'anno ho spiegato il ciclocross in inglese ad un gruppo di turisti tedeschi, mentre salivamo al 25% verso Città della Pieve e ho odiato il non potermi spiegare a gesti quando il vocabolario non aiuta (dovevo tenere il manubrio). Quest'anno ho corso per la prima volta la Marathon del Trasimeno e m'è piaciuta un sacco! Quest'anno ho ritrovato la sincera amicizia di una leale avversaria dalla quale mi ero allontanata e spero che lei la pensi come me. Quest'anno ho perso un po' mio fratello ma sono felice perchè lui sta vedendo bene dove è diretto.


Quest'anno ho scoperto quanto è buono il riesling però dipende con chi lo bevi. Ho anche scoperto quanto rompe i coglioni strappare la catena durante una gara in uno dei tuoi giorni migliori. E poi romperla di nuovo in estrema solitudine in mezzo al bosco, farsi 17km a piedi correndo contro la notte perchè se chiamo a casa mi fanno giustamente “Mica te l'ha detto il dottore!”. Quest'anno ho capito perchè mi dispiace finisca, perchè m'è proprio piaciuto. Ma ho anche compreso che ogni anno che passa si scopre il motivo per cui corriamo verso qualcosa: la curiosità, il sapere ciò che si ha e non sapere ancora cosa ci perdiamo! Beata ignoranza!




venerdì 17 dicembre 2010

AIUTATE UN AMICO



Il bruxismo (dal greco βρύκω o βρύχω (brùko), lett. "digrignare i denti") consiste nel digrignamento dei denti, dovuto alla contrazione della muscolatura masticatoria, soprattutto durante il sonno. Generalmente viene considerato come una parafunzione, ovvero un movimento non finalizzato ad uno scopo...


...mentre per Mario Panichi lo scopo c'è, ed è quello di andare forte! Poi il dentista gli ha detto che è meglio mordersi il labbro, altrimenti i denti vanno a farsi benedire. A tal proposito io avrei una proposta:

RISOLVIAMO IL PROBLEMA DI BRUXISMO DI MARIO

versate 2 euro sul mio conto corrente bancario e con ricavato potremo donargli una protesi ortodontica in silicone. Se sarete generosi potrmmo optare per il carbonio, ma non so quanto possa essere salutare. Voi intanto versate! Poi ci penso io a gestire i fondi e se doveste vedermi con un casco nuovo o accessori affini, non siate maliziosi, la raccolta è a scopo benefico!

SCATTI DA ACQUALAGNA



Per scaricare le foto cliccare qui

domenica 12 dicembre 2010

SEMPRE DAVANTI


Ultima gara in terra marchigiana quella organizzata ad Acqualagna dalla Cicli Basili. Noi tifernati abbiam portato il sole e loro ci hanno messo la volontà di far bene. Davvero tanta. Un tracciato meraviglioso all'interno del parco del Furlo, tecnico e divertente, faticoso e mai noioso. Qualche impegno ha lasciato a casa alcuni dei nostri migliori crossisti, ma il team come al solito ha venduto cara la pelle, guadagnandosi il premio squadra e ricevendo direttamente dal comitato udace, una targa di merito per gli ottimi risultati conseguiti durante tutta la stagione. Lasciandoci alle spalle un cielo buio e grigio, ai nastri di partenza per quanto concerne la prima manche, trovavamo in prima linea Mauro Cozzari che poco prima del via invitava il sindaco del luogo a spostarsi anche perchè ultimamente, il nostro atleta che si allena all'ombra del monte Tezio, non mostra pietà per gli avversari. E così è stato: suo il primo gradino di categoria e secondo assoluto dietro al solito irraggiungibile Vergari. Poco dopo giugeva Paolo Sebastiani seguito da Carlo Arcaleni. Mauro Vigna ci ha messo il cuore dato che la testa ce l'aveva da un'altra parte pensando alla propria bici da cross seriamente danneggiata che lo ha appiedato due giorni fa. Ha gareggiato con una CrossBow di valore non indifferente, capace di vincere i campionati italiani, ma la fortuna si sà, è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo e Mauro s'è dovuto accontentare di un quarto posto. Giornata positiva per Romina, molto a proprio agio col percorso che mantenendo un ritmo regolare si è portata al traguardo con un notevole margine di vantaggio sull'avversaria. In gara due le prime tornate vedevano in testa Angelo Boccali, dietro di lui come un ombra incollato alla ruota c'era Riccardo Galvani. Dopo un mese di stop vederlo lottare con tanta tenacia è un piacere, soprattutto sottolineando che correva con un bel 53 e il freno posteriore fuori uso. A metà gara ha dovuto allentare il ritmo, ma la prestazione gli è valsa comunque il primo posto in categoria.

Gran bella prova di Marsiglietti, succube di una serata avvinazzata: partenza sottotono con un incremento costante. Chiude la kermesse di atleti il nuovo crossista del team, Luca Vecchi, campione italiano di enduro, che per l'inverno ha messo da parte il motore. Alla sua terza gara è chiarro che il ragazzo si farà.