Tornando a ieri è fondamentale spendere un paio di parole per i primi due volti noti incontrati ieri a Petrignano: Giorgio e Signora. Baffetticus dovrebbe eseguire qualche check-up neurologico, è un pazzo: solo con un’ordinanza restrittiva del tribunale nei confronti del Maurone sarebbe ponderabile portare una così bella moglie in un terreno tanto pericoloso. Nel frattempo indosso per l’ultima volta la cara vecchia maglia arancio. Sapevo benissimo già dalla quarta gara che alla fin fine mi avrebbero detronizzato, perché anche se in matematica il miglior voto che riportavo a casa era quattro, qui i fatti parlano da soli. E così è stato: la ciociara, Sabrina, ha vinto tutto quello che c’era da vincere. E meritatamente sottolineo. Ma ancor di più sottolineo che per l’anno a venire mi aspetto che i suo progetti non includano lo svergognare noi atlete di casa ogni domenica, perché dicesse il fotografo di frex8 che credo tifi un po’ per me “Ah beh, ma lei lo fa di mestiere…!” GIUSTO, sottolineiamo questo fatto, e evitiamo di andare a guardar me che ci vado tutti i giorni in bici e non mi paga nessuno e non me ne viene niente. Pensa tu se mi pagassero pure.
E quando i fratelli Cellini non ci sono, i topi ballano. Ma se dico topi non pensate che mi riferisca al Topino, anche se pure lui gliele ha date secche: diceva di aver la nausea. E un po’ di tempo che mi dicono tutti così a fine gara: che siano tutti incinti? Boh. Cmq il topo che ha ballato e alla grande è stato Ricci, della testi cicli, che alcuni ricorderanno per esser cascato di sotto facendo il giro di ricognizione dell’antica carsulae. Si è ripreso alla grande. Sempre degli stessi colori, ma col cuore un po’ Valtiberino, veste Mik Andreani. Ora anche lui potrà vantarsi in famiglia della sua bella maglia del pigiama con tasche posteriori. L’ho visto tutta la stagione guardarmi con lo zucchero in bocca e la fiele in cuore (…maronna come so ispirata…), vi svelerò un segreto: tempo fa mi ha chiesto di regalargliene una ma ho dovuto rifiutare. Devo ricoprire il divano e ormai il tappezziere ha già iniziato il lavoro. E in seguito alle minacce rivoltemi indirettamente ieri penso che sarà utile che mi guardi bene le spalle. Michele sta addestrando la sua piccola e bellissima prole dai capelli lunghi a farmi il culetto a strisce nel futuro a venire. La bambina di michele, sì e no quattro anni di età, sale e scende dalla bici come si usa fare durante le gare di ciclocross. Non ne posso più. Quando ho cominciato con le due ruote mio fratello mi diceva “Dai vieni alle gare tanto di donne ce ne trovi al massimo due!”. Inizio a pensare che tutte queste donne che ritrovo in gara abbiano altrettanti fratelli, e la questione sta diventando un po’ come le partenze intelligenti ad agosto. Se poi davvero di donne ne trovi due è la volta buona che una fa la professionista e l’altra è ex-professionista, o più semplicemente che tutte quante vanno troppo forte. E voglia te a passare l’inverno sperando di aver combinato qualcosa di buono. Tanto trovi sempre chi ne ha di più.
Ieri quasi c’ho creduto di poter metter dietro la bionda per la terza volta in tutta la stagione. C’ho creduto per tutta la salita. E andavo su che dicesse Auro Bulbarelli “Non sentivo la catena”, peggio però in discesa, che dal nervoso, vedendo spuntare la bionda, “ho sentito un albero”…dritto per dritto c’ho parcheggiato la bici e me stessa. E spingi spingi ma non c’è stato verso di riprenderla. Nonostante tutto mi sono divertita da morire ieri. Un terzo di gara corso insieme a Giorgino e Roberto non ti fa sentire la fatica: si trova il tempo per ridere e per scherzare…e per tappare le orecchie. Giorgio ha sfoderato una perla di raffinatezza degna di censura, ma ero talmente impegnata a pedalare che l’ho capita solo tornando in auto quando roberto me l’ha spiegata. Era veramente zozza Giorgio!!! Mauro ci ha passato a doppia velocità, aveva fretta di farsi premiare dalle miss, decisamente più graziose di quei donnoni schierati a Pianello. Matteo era furioso, ha perso diverse posizioni a causa del copertone stallonato. Se mi si stallona il copertone a me non è che perdo qualche piazza, c’è il rischio che non torno a casa perché mio fratello non mi aspetta. L’altro giorno non mi rientrava il tallone di una gomma TNT e dal nervoso c’ho rimesso quella vecchia tutta sfilacciata. Il tutto dopo aver stroncato due caccia gomma ovviamente. Sono il bulldozer dell’officina!
Tornando a Matteo, poteva esser nero quanto voleva, ma lui almeno il challenge l’ha vinto, io ho solo fatto collezione di abbigliamento alquanto monotono e fatto credere indirettamente a molti di essere una leader indiscussa. Fate un po’ voi, ma io il lunedì mattina al bar, con tutti quegli ometti che leggono il corriere con foto annessa mi sono fatta una schiera di fan non indifferenti. Come squadra ci siamo aggiudicati il terzo posto, la targa avrebbe dovuto ritirarla Antonello. Il presidentissimo era però impegnato nella vicina Costano a consumare il pranzo domenicale assieme alla first lady e alla di lei famiglia. Durante le premiazioni ci si saluta un po’ tutti, un po’ come ha fatto Bettini ieri al mondiale visto il suo addio al ciclismo. Noi davamo un temporaneo addio al challenge e ai vari avversari. Appuntamento al prossimo anno. Ma a chi vogliamo darla a bere? A pretola inizia il ciclocross fra 15 giorni. Ci si rivede tutti là, pronti a scannarsi come al solito. Siamo tutti drogati, sì ma di bicicletta. Chissà che inverno da incubo che mi farà trascorrere la bionda. Ha già preparato le gomme adatte alla bisogna, sono pronte per esser montate. Per fortuna questo tipo di agonia dura 40 minuti soltanto.
2 commenti:
E' inutile che fai la modesta, lo sappiamo tutti che quest'inverno al ciclocross farai faville! Oltretutto alla prima gara abbiamo anche una discreta arma segreta da sfoggiare per lasciare a bocca aperta gli altri atleti...
è vero! con la nostra arma in pugno nessuno può nulla!
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