Carissimi lettori ciclomuniti e non, vi sia di conforto
sapere che la campagna acquisti del 5Miglia Drink Team è in continua
evoluzione. Abbiamo avuto momenti nefasti negli anni passati. Ma il brillante
colpo d’occhio che avemmo nel 2011 prendendo tra le nostre invidiatissime fila “il
Dottore”, ci ha galvanizzato. I suoi risultati recenti tra varie gran fondo per
non parlare della stupenda impresa della Nove Colli, hanno convinto le nostre
ottuse menti di biker total off road, a prendere in considerazione la categoria
dei mangiatori di asfalto. Non tanto per avere un organico eterogeneo, quanto
più per convertire questa specie che trascorre ore eterne ad allenarsi sull’asfalto
umbro esclusivamente per il gusto di lamentarsi poi di quanto sia tenuto male.
Prendi una mtb e falla finita dico io!
E visto che le sfide ardue sono il nostro pane quotidiano,
dopo essere riusciti a far star zitto Canfarone tre sabati fa in salita con
40gradi, ormai non temiamo più niente e nessuno.
Il Principe Luca Valentini, signore di Sansepolcro, antico
reggente di una casata di visconti di Anghiari, si narra nacque sotto una
foglia di cavolo trentadue anni fa. La vicenda narra che oltre alla miracolosa
nascita, il giorno fu particolarmente significativo tanto da venir sempre
menzionato su Frate Indovino come giorno migliore per piantare i cavoli, visto
che devono venir su davvero grandi per coprire uno che porta il 46 di piede!
Non abbiamo informazioni riguardanti il periodo intercorso tra la nascita e l’odierna
figura principesca, ma sappiamo per certo che come quando era in fasce, alla
stessa maniera oggi giorno, possiamo tranquillamente definirlo “diversamente
pettinabile”.
Il Principe Valentini, fiero biturgense d’adozione, ha da
sempre sofferto di manie di protagonismo e grandezza, la cui origine è da
riferirsi al bruttissimo indirizzo che porta su ogni documento di
riconoscimento e simili: egli vive in Via della Cappellina. LA qual cosa in
adolescenza deve avergli procurato innumerevoli traumi, tanto che poi, ogni
atto da lui compiuto assume entità ragguardevoli. Ad esempio, se voi fate un’uscita
in bici di 60km, lui sicuramente finirà per farne una di 140, con un minimo di
2500mt di dislivello. Se voi gonfiate a 7 atmosfere…lui gonfierà a 11…tanto poi
scoprirà che il tubolare è bucato e chiamerà mammina per farsi portare la ruota
buona.
Il Piccolo Principe è un ciclista di nuova generazione, con
tutti i difetti del caso: IPhone incarnito in ogni momento, con cuffiette
bianche incarnite, con Garmin Touch Screen (che a volte poggia malauguratamente
sul tetto dell’auto mentre va in autostrada a 140), a fine allenamento non
perde un attimo e subito scarica la traccia su Facebook mentre le sue ancelle
lo detergono e lo ungono con oli essenziali.
Il Principe, dall’alto della propria nobiltà, non si sporca
le mani e ogni volta che il proprio cavallo a due ruote necessità di un
aggiustamento, il buon Bagigi, addetto alle scuderie biturgensi, si preoccupa di
rimettere le cose in sesto. Ultimamente bisogna ammettere che nell’arte di
arrangiarsi sta migliorando. Ieri ha riavvitato una valvola da solo e spruzzato
il wd40 al cambio senza interpellare nessuno.
Il principe ama l'asfalto, a volte l'asfalto non ama lui! |
Il Principe, fiero e gaio, veste di fiori e margherite, di
mille colori, ed ha una grande stima di se stesso, tanto che sulla propria
armatura compagna di infinite fatiche, porta scritto il suo nome e il suo numero
di cellulare, proprio là, il luogo che ogni comune mortale dovrebbe baciare ad
un nobil signore. Il Valentini porta le proprie generalità scritte sulle terga,
ed ogni buon membro del Campero può vantarsi di avere il cellulare del Principe
sulle proprie chiappe. Inizia a consolidarsi il detto “Mi stai sul culo come il
Valentini”.
Se voi sudate, puzzate, vi tirate il collo sopra una
Bianchi, una Pinarello, o quel catorcio che volete, beh, sappiate che nostra
Signoria cavalca una Prestigio. E cos altro? Inoltre in gruppo potrete
facilmente distinguerlo nel suo singolare modo di passare dal 36 al 53, nella
sua gestualità flessuosa col mignolo alzato, alla stessa maniera con cui
sorseggia il tè delle cinque. Sempre con mignolo alzato egli svuota la propria
narice dal muco mentre è in corsa e spesso con medio alzato io lo saluto quando
mi fa scatti da matto e lo rivedo dopo un’ora di ascesa.
Capirete fedeli seguaci che è più facile che un cammello
passi per la cruna di un ago che il principe Valentini diventi a tutti gli
effetti un membro degno del 5MDT. La prima a gettare il guanto di sfida sono
stata io: ammetto che in periodo primaverile l’ho visto impallidire davanti a
qualche “pescolla” come si dice dalle nostre parti. Se voi fate la doccia a
fine girata, il principe in mtb la farebbe ogni tre chilometri. Ogni schizzo di
fango sembra uno strappo al suo nobile orgoglio. Per non parlare poi della
maniera meschina con cui lo deridono i suoi nobili colleghi. Ma con la costanza
si sono fatti passi da gigante, fino a portarlo a fare il bagno dentro torrenti
ricchi di acque non troppo cristalline. L’apoteosi è stata portarlo in griglia
ad un cross country: in quel momento ci si è resi conto di aver fatto il passo
più lungo della gamba. Il rigetto è stato immediato e palese: da allora ha
appeso le ruote grasse al chiodo per dedicarsi anima e corpo al suo nobile
destriero.
La trattativa per ora è sospesa, dobbiamo valutare se l’atleta
sia abbastanza forte da un punto di vista psicologico, altrimenti questo
inverno non sarà semplice riportarlo a casa inzuppatto, puzzolente e sporco,
infangato, innevato e incazzato. In verità, una prova del nove ci sarebbe, se
dovesse superare quella, l’ingaggio non avrebbe motivi di essere messo in
discussione. Quando il Principe Lord Valentini farà questa cosa (cliccate se avete coraggio), allora sapremo
che davanti abbiamo un membro a tutti gli effetti della nostra setta! Ma temo quello sopra indicato sia troppo, per i miracoli ci stiamo attrezzando!
1 commento:
bravissimi
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