Ci sono ciclisti che il sabato, in vista di una gara, seguono un regime alimentare e uno stile di vita in generale, di carattere monastico. Ci sono poi quei ciclisti che delle gare non si interessano e vanno al McDonald (vedi crischia). Ci sono quelli come me che ogni tanto si concedono un irish coffee, ma che non fanno tempo a mandarlo giù che passa Crischia e li sfotte...che per intenderci ha ancora le briciole del bic mac sulla camicia. (Pensavi che t'avrei graziato??!!)
Ci sono poi gli atleti, quelli veri, le nostre migliori leve, nomi altisonanti come quello di Matteo, o Antonello, per non dire Vigna...e che cosa fanno il sabato pre-gara? Vanno al mare a mangiare il pesce guasto. Ma dico io -C'è bisogno di arrivare a pesaro per beccarsi la diarrea notturna? Basta pasteggiare il giorno prima al cinese, o al messicano.- Locali che troviamo benissimo a Castello e che in quanto a mal di pancia non hanno nulla da invidiare a nessun altro ristorante d'Italia.
Ma i nostri tre compagni fanno i "disinfettati" e loro le cose "o per bene o per niente".
Il preambolo era solo per sottolineare che lo stato di forma con cui si sono presentati a Pianello ieri era simile a quello che contraddistingue lo straccio con cui pulisco la catena...diciamo che ormai non è più il panno che pulisce la catena, ma la catena che mi lucida il pezzo di stoffa. Se siete riusciti ad affrontare cotanta metafora potrete anche comprendere la fantascientifica frase di Matteo, che nonostante tutto è arrivato secondo di categoria: ebbene, parole sue "Ho un calo di forma"... beh certo, non è che sia il massimo mangiarsi le cozze della settimana scorsa, però non è andata così male. Diciamo che il nostro capitano era un pò adombrato anche da un'altra situazione. Avete presente la solita notizia estiva in coda al telegiornale delle famiglie che gentilmente parcheggiano i cani in autostrada?! Ieri Matteo si è sentito molto Labrador abbandonato.
Finito di fare la doccia si sono volatilizzati tutti e lo hanno lasciato da solo a doversi dedicare alle pubbliche relazioni: ma lui dovrebbe averci fatto il callo a ritirare premi e maglie. Ovviamente io sono rimasta e mio fratello pure. Io ero incentivata dal ritiro dell'enesima maglia arancio e roberto dal senso di colpa che lo avrebbe sfiorato...forse...se mi avesse abbandonato come il MatteoLabrador. E visto che siamo in tema di podio, un cenno è doveroso alla brillantissima idea di premiare gli atleti col bacio delle squillo! E occhio...non è il plurale di una cantante degli anni 90 in disarmo, bensì il termine più carino per definire le ragazze in foto. Questo popò di progesterone in libertà rappresenta il personale di uno strip club ubicato nelle vicinanze! Intuisco che la clientela sia quanto di più lontano si possa immaginare da un ciclista che il sabato va a letto alle dieci. Eppure hanno fatto il loro porco dovere...anche se sarebbe meglio invertire i termini per chiosare con una frase di maggior effetto, ma non lo farò, non riuscirete a farmi dire che hanno fatto il dovere delle porche! Ops. E' la verità. Perfino durante la gara, appostate in un punto del percorso, si dilettavano non a spingere i ciclisti, ma a constatare la consistenza del gluteo sulla sella.
Se il fine gara è stato un simpatico teatrino trash alla lino banfi, in gara c'era poco da ridere. Raccontare la mia non è difficile: è stata percorsa da particolari stati d'animo facilmente sintetizzabili:
Felicità: partita forte in salita, seconda, vedo roberto, sono con lui, bene
Suicidio: comprendo di aver esagerato, gambe dure, la terza mi sorpassa, cerco un coltello per uccidere lei o me ma non lo trovo, per fortuna roberto resta con me e mi incita.
Felicità: riesco a riprendere la seconda in discesa (incredibile...sono negata di solito), robi è ancora con me, mi gaso, ci credo.
Morte: durante alcuni falsipiani mi riprende, roberto mi incita, ma le gambe sembrano far repubblica per conto loro. Poi Robi, dopo l'enorme aiuto datomi, va per la sua strada.
Pseudo-resurrezione: la seconda si complimenta per quanto l'ho fatta penare, io le sorrido...è che il coltello non l'ho ancora trovato. Distacco di 50 secondi. Ci siamo quasi, pazentiamo.
Non ho menzionato la prima poichè ci ha dato sette minuti, quindi non la considero in gara con noi, nel senso che va troppo forte...lo dico per lei, così non se la gode, dovrebbe rallentare ogni tatno, aspettarci, poi provare a rimontare. Sì, Sabrina aspettaci, io lo faccio sempre con le altre!
Un quarto d'ora dopo il mio arrivo, tagliava il traguardo il simpatico Marco Cellini... dall'espressione doveva esser tornato proprio in quel momento da un delizioso pic nic nel bosco o da una rilassante passeggiata ecologica. Dicono invece che sia lui il vincitore della gara, ma sono solo voci di corridoio. Antonello si è piazzato nel mezzo di una classifica di categoria veramente folta, nonostante il pesce guasto. Mauro non ha detto neppure una cavolata, ieri era proprio nero. Scommetto poi che deve essersi mangiato mani e piedi quando ha saputo di essersi perso le brasiliane stripparelle. Robi ieri ha preso la maglia arancio, che volete che aggiunga? Che non era la sua ma di Alessio? Mah...per quel che ne so io lui la maglia l'ha presa... e pure il premio...per il resto sono come i mafiosi...non vedo non sento e non parlo. Però quando si tratta di farsi i cavoli degli altri non ci sono deroge!
Un'ultimo appunto: c'è chi ha apprezzato le mie doti di manovale e mi ha offerto un impiego temporaneo da imbianchino. Si vede che il nostro Andreani è un vero amante del bello e dell'arte in sè, visto che io sono il massimo nello stile dell'imbiancatura pezzata...tipo dalmata! Se poi fissate gli aloni scuri e quelli chiari delle mie pitture, per qualche minuto, riuscirete a cogliere un messaggio subliminale che forse scontato "Meglio in bici che col pennello".
Ci sono poi gli atleti, quelli veri, le nostre migliori leve, nomi altisonanti come quello di Matteo, o Antonello, per non dire Vigna...e che cosa fanno il sabato pre-gara? Vanno al mare a mangiare il pesce guasto. Ma dico io -C'è bisogno di arrivare a pesaro per beccarsi la diarrea notturna? Basta pasteggiare il giorno prima al cinese, o al messicano.- Locali che troviamo benissimo a Castello e che in quanto a mal di pancia non hanno nulla da invidiare a nessun altro ristorante d'Italia.
Ma i nostri tre compagni fanno i "disinfettati" e loro le cose "o per bene o per niente".
Il preambolo era solo per sottolineare che lo stato di forma con cui si sono presentati a Pianello ieri era simile a quello che contraddistingue lo straccio con cui pulisco la catena...diciamo che ormai non è più il panno che pulisce la catena, ma la catena che mi lucida il pezzo di stoffa. Se siete riusciti ad affrontare cotanta metafora potrete anche comprendere la fantascientifica frase di Matteo, che nonostante tutto è arrivato secondo di categoria: ebbene, parole sue "Ho un calo di forma"... beh certo, non è che sia il massimo mangiarsi le cozze della settimana scorsa, però non è andata così male. Diciamo che il nostro capitano era un pò adombrato anche da un'altra situazione. Avete presente la solita notizia estiva in coda al telegiornale delle famiglie che gentilmente parcheggiano i cani in autostrada?! Ieri Matteo si è sentito molto Labrador abbandonato.
Finito di fare la doccia si sono volatilizzati tutti e lo hanno lasciato da solo a doversi dedicare alle pubbliche relazioni: ma lui dovrebbe averci fatto il callo a ritirare premi e maglie. Ovviamente io sono rimasta e mio fratello pure. Io ero incentivata dal ritiro dell'enesima maglia arancio e roberto dal senso di colpa che lo avrebbe sfiorato...forse...se mi avesse abbandonato come il MatteoLabrador. E visto che siamo in tema di podio, un cenno è doveroso alla brillantissima idea di premiare gli atleti col bacio delle squillo! E occhio...non è il plurale di una cantante degli anni 90 in disarmo, bensì il termine più carino per definire le ragazze in foto. Questo popò di progesterone in libertà rappresenta il personale di uno strip club ubicato nelle vicinanze! Intuisco che la clientela sia quanto di più lontano si possa immaginare da un ciclista che il sabato va a letto alle dieci. Eppure hanno fatto il loro porco dovere...anche se sarebbe meglio invertire i termini per chiosare con una frase di maggior effetto, ma non lo farò, non riuscirete a farmi dire che hanno fatto il dovere delle porche! Ops. E' la verità. Perfino durante la gara, appostate in un punto del percorso, si dilettavano non a spingere i ciclisti, ma a constatare la consistenza del gluteo sulla sella.
Se il fine gara è stato un simpatico teatrino trash alla lino banfi, in gara c'era poco da ridere. Raccontare la mia non è difficile: è stata percorsa da particolari stati d'animo facilmente sintetizzabili:
Felicità: partita forte in salita, seconda, vedo roberto, sono con lui, bene
Suicidio: comprendo di aver esagerato, gambe dure, la terza mi sorpassa, cerco un coltello per uccidere lei o me ma non lo trovo, per fortuna roberto resta con me e mi incita.
Felicità: riesco a riprendere la seconda in discesa (incredibile...sono negata di solito), robi è ancora con me, mi gaso, ci credo.
Morte: durante alcuni falsipiani mi riprende, roberto mi incita, ma le gambe sembrano far repubblica per conto loro. Poi Robi, dopo l'enorme aiuto datomi, va per la sua strada.
Pseudo-resurrezione: la seconda si complimenta per quanto l'ho fatta penare, io le sorrido...è che il coltello non l'ho ancora trovato. Distacco di 50 secondi. Ci siamo quasi, pazentiamo.
Non ho menzionato la prima poichè ci ha dato sette minuti, quindi non la considero in gara con noi, nel senso che va troppo forte...lo dico per lei, così non se la gode, dovrebbe rallentare ogni tatno, aspettarci, poi provare a rimontare. Sì, Sabrina aspettaci, io lo faccio sempre con le altre!
Un quarto d'ora dopo il mio arrivo, tagliava il traguardo il simpatico Marco Cellini... dall'espressione doveva esser tornato proprio in quel momento da un delizioso pic nic nel bosco o da una rilassante passeggiata ecologica. Dicono invece che sia lui il vincitore della gara, ma sono solo voci di corridoio. Antonello si è piazzato nel mezzo di una classifica di categoria veramente folta, nonostante il pesce guasto. Mauro non ha detto neppure una cavolata, ieri era proprio nero. Scommetto poi che deve essersi mangiato mani e piedi quando ha saputo di essersi perso le brasiliane stripparelle. Robi ieri ha preso la maglia arancio, che volete che aggiunga? Che non era la sua ma di Alessio? Mah...per quel che ne so io lui la maglia l'ha presa... e pure il premio...per il resto sono come i mafiosi...non vedo non sento e non parlo. Però quando si tratta di farsi i cavoli degli altri non ci sono deroge!
Un'ultimo appunto: c'è chi ha apprezzato le mie doti di manovale e mi ha offerto un impiego temporaneo da imbianchino. Si vede che il nostro Andreani è un vero amante del bello e dell'arte in sè, visto che io sono il massimo nello stile dell'imbiancatura pezzata...tipo dalmata! Se poi fissate gli aloni scuri e quelli chiari delle mie pitture, per qualche minuto, riuscirete a cogliere un messaggio subliminale che forse scontato "Meglio in bici che col pennello".
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