Si fa così: si guarda bene dietro le proprie spalle e ci si assicura che non arrivi qualche nemica, poi ci si tira su la cerniera e si aggiusta la maglia. Infine si smanetta come forsennati fin sotto il traguardo! La teoria la conosco perfettamente e oggi, a Lido degli estensi ho messo tutto il pratica. Prima classificata alla long race. Dodici minuti meno dello scorso anno. E poi ho corso con la testa, cosa che faccio di rado. In genere quando si tratta di stare in gruppo, di stare a ruota e dar cambi, faccio le sparate da matta e poi resto impiccata.
Al contrario mi sono impegnata in un testa a testa serrato con una tedescona che vantava l'aiuto di due compagni di squadra e io ero sempre lì in mezzo come il mercoledì...gli rompevo i cambi. A circa otto chilometri, conoscendo bene il percorso che nell'ultima parte è pieno di canalecce e sentendola sbandare da dietro prendendo male una curva mi son detta: o adesso o mai! Testa bassa e son partita. Bell'inizio di stagione.
Questo antipasto di stagione è stato una vera delizia per il nostro squadrone. Anche l'irrequieto Riccio ha fatto tabula rasa dei mastersport: primo premio pure per lui. Matteo ha fatto tutta la gara in testa, non per niente è giunto sesto assoluto a pochissimo dal vincitore. Lo ha penalizzato l'accordo che c'era tra i primi di testa e che ovviamente non includevano il nostro Teohulk. Ma sopra ogni cosa la vera vittoria che ci rende ancor più fieri di aver lui come amministratore delegato è il primo gradino del podio di MAURO VIGNA. Finalmente ha dominato questa gara che ama tanto: per il paesaggio, perchè è insolita, perchè siamo al mare, perchè se magna el pesce, perchè è un buon inizio...insomma quando uno vince è contento pure se lo prendono a mazzate. Quando lo speaker ha urlato il suo nome al microfono, alcune leggende raccontano che la faglia di Sant'Andrea si sia allargata e che a Castello tutte le signore e signorine si siano rintanate nelle proprie case. E come al solito la sera prima in albergo mi diceva che non aveva la gamba.
Eh già, perchè ci sono due tipologie di ciclisti: quelli che quando corrono lontano la vogliono prendere con calma e arrivano un giorno prima, e vanno a mangiare il pesce, a fare una passeggiata, a prendere l'aperitivo e il gelato, e pure a fare una sgambata lungo il tracciato. In questa categoria rientriamo sicuramente io, Mauro e Alessio, detto BatAle, nuovo acquisto di provenienza umbertidese. Una cosa mi ha fatto strabuzzare gli occhi in procinto di partire: se non l'avessi vista di persona non ci avrei creduto. Opera d'arte contemporanea di enorme valore, ma soprattutto miracolo al pari delle guarigioni di Lourdes è stata la capacità della VignaMobile di caricare tre mtb+ tre atleti+ tutti i bagagli. Quando si dice essere zeppi come un uovo.
In albergo la sistemazione è stata ottimale anche se in un primo tempo il Maurone mi ha fatto sudare freddo. Mi dice "Romi, abbiamo le porte comunicanti, io busso a te e tu bussi a me!". Poi la notte ho cercato di dormire tranquilla, alla porta la chiave non c'era, così l'ho barricata con l'armadio. Ogni tanto spuntava uno specchietto da dentista da sotto la porta stile MacGyver. La sera poi, al bancone dell'hotel che prendeva un caffè, c'era il mio idolo, l'unica star rappresentata in poster che terrei in camera, l'attore la cui filmografia è proporzionalmente lunga alla sua dotatissima virilità: ROCCO SIFFREDI. Non a caso alloggiava nello stesso albergo di Mauro. Ho domandato a Maurone di farci una foto, lui tutto ingelosito e preso da un complesso di inferiorità si è rifiutato: è proprio vero che due galli nello stesso pollaio non ci stanno. La sera, mentre mi infilavo il mio pigiamino anti-stupro, c'era Ale che da buon geometra rimuginava su un cruccio che la trasferta gli stava presentando: l'immane presenza di pini che dominano tutta la città. Scopriamo infatti che Ale è un biker atipico: ama la natura, ma in città prenderebbe la motosega. Dice lui che tutti questi pini sporcano. Poi tornando ieri sera abbiamo scorto la strada di via maggio che si immergeva nel bosco. Una bella rapata la darebbe pure lì. Chissà quando va all'ansa del tevere come piangeranno resina quegli alberi...!!!
Passiamo alla seconda tipologia di bikers, quelli che la partenza è alle 9.30 e arrivano alle 9.10. Sono atleti impavidi che contano sul fatto che il giorno prima i tre codardi di cui sopra, tra un gelato e un prosecco hanno trovato il tempo di regolarizzare le iscrizioni. Così i sette volponi bikeland, ovvero Matteo, Andrea, MArco, Edo, Fragolino, Franco e Antonello, hanno potuto trovare il tempo di sbagliare strada e proseguire non so dove invece di imboccare la Romea, ma finiamola qui che sentir me parlare di orientamento è come sentire bush inneggiare al pacifismo. E tanto per sottolineare ci siamo beccati pure il premio per la terza società classificata.
Al ritorno tappa fissa: pescheria con Mauro che ordinava sgombri a raffica e friggitoria perchè la mamma gli aveva chiesto di riportarle una salutare vaschetta di colesterolo scevero.
3 commenti:
Mi commento da solo: come Polena faccio proprio pena; la barca stessa si auto-abisserebbe per la disperazione! Mauro
sei la polena più sexy che abbia mai visto!
Ancora non riesco a capire come siate riusciti a vincere la gara dato che siete due specialisti di polene! Siete proprio poliedrici! Comunque complimenti a tutta la truppa! Bravissimi!
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