IL NOSTRO ORGANIZZATORE INSIEME ALLA GUEST STAR DEL GIORNO, MAURO COZZARI
Il monte Tezio o tizio come lo chiama mia madre, è ormai un caro vecchio amico, al quale ogni anno bisogna recarsi a far visita: come si dice dalle nostre parti "andare a veglia". Anche se arrivarci è molto meno rilassante che andar a rompere le scatole a qualche vicino di casa la sera quando non sai che fare e vuoi scroccare qualche salatino. In cima al monte tezio ovviamente i salatini non ci sono, non c'è neppure troppa acqua, diciamo che l'unica acqua che si vede è quella del trasimeno che potete scorgere dall'estremita del monte Scapeciato, detto così poichè nell'erta più aspra fino alla croce di erbetta fresca ne cresce poca. Andarci una mattina di primavera con 20 gradi sarebbe la miglior soluzione. Andarci ad agosto con 37 è la peggiore delle opzioni che si possono azzeccare. Farsi accompagnare da Cozzari è una garanzia. La garanzia che se tra due percorsi, uno discreto e l'altro estremo, ovviamente il nostro Maurino sceglierà quello più simpaticamente adatto alle sue gambe, con le quali la moglie manda tutto l'impianto elettrico di casa per risparmiare di bolletta. Maurino è sceso dalla bici giusto per bere e regolare gli scarpini. Noi siamo rimasti in sella giusto il tempo di riposarci un attimo, poi abbiamo ripreso a camminare. Come al solito il nostro addetto alle pubbliche relazioni Permaz ha raccolto a sè per l'occasione la creme de la creme del panorama ciclistico. Andiamo ad elencare i partecipanti:
Permaz: il leader, trascinatore di folle che quando si tratta di scalare le erte più insidiose pare spider man. Ieri il nostro uomo ragno per un attimo ha rischiato di ruzzolare dentro alla boscaglia. Occhio però poichè ruzzolare dal monte tezio significa ritrovarsi praticamente seduti dentro una sala del warner village di corciano. E il Faina non è che può ogni volta domandare a suo fratello di farsi prestare il furgone per i soccorsi.
Giorgino: il baffetticus come vi dicevo sta tornando sulla buona strada, quella delle ruote grasse, e ieri era alquanto pimpante. Non soffriva neanche le ristrettezze causate da una guarnitura doppia, categoria di persone queste che a me sinceramente fa tanta pena. Non comprendo perchè mai la gente si voglia così male. Se proprio vuoi soffrire pinzati i capezzoli con le mollette di metallo, ma una doppia no, mai! Era in forma poichè avrebbe salutato la sua cara vecchia Lupa. Animale stipato nel parco del monte che è lì tutto solo da 11 anni e al quale ogni sportivo che passa appioppa una barretta, un gel energetico, un pò di epo... insomma, fra qualche tempo quella sbrana il recinto e ci magna a tutti! Memorabile lo scambio d'opinioni su cosa sia più soddisfacente bere d'estate dopo un allenamento. Maurino paventava le qualità disintossicanti della birra, che a suo dire elimina le tossine. Se è così allora conosco una decina di persone lì al bar della donella che si spurgano tutto il giorno, pensa quanto sono pulite. Giorgio, dai gusti molto più raffinati, ha elogiato le caratteritiche organolettiche della Cola Lemon che acquista all'euro spin. Mentre li ascoltavo pensavo che in quel momento avrei bevuto pure quello schifo di orzata che quando ero piccola mia nonna voleva sempre ingozzarmi.
Canfarone alias Luca: ci sfugge l'origine di questo soprannome. Attraverso un'accurata ricerca su google ho scoperto trattarsi di un tipo di uva bianca coltivata a Francavilla. Prometto che ve ne farò sapere di più. Per quanto riguarda il felicissimo possessore di Canyon acquistata on line, bisogna ammettere che i progressi atletici si fanno sentire di settimana in settimana. I vari infortuni non hanno impaurito il portatore sano di nuvola Fantoziana e ieri si è fatto beffa di noi che come coglioni lo abbiamo preso in giro per un'ora poichè si era messo nello zainetto una cassa di acqua Viva. Quando poi non riuscivamo neppure a permetterci il fiatone tanto la bocca era felpata e la borraccia vuota, lui grazie al copioso rifornimento idrico non solo riusciva a parlare, ma pure a lamentarsi.
Faina: il sempre in piedi Dino, amante delle discese più ostiche, ieri è stato brillante in tutto e per tutto. Ha affrontato la salita con caparbietà, domandando ogni tre minuti quanto mancasse alla fine, ma non ha mai mollato la ruota posteriore dell'amico-nemico Luca. Probabilmente un pò di rammarico gli resterà per aver goduto di un'ora e tre quarti di salita e quindici minuti di discesa. Ma i monti sono fatti così.
Carletto l'avvocato: ogni volta che spendo due parole di più su di lui rischio la querela. Dico solo che dopo il grande ritorno alle competizioni del CeccoVolante, il ritorno di Carlo è quello più atteso. Il vero problema di noi ciclisti altotiberini è però che abbiamo le mamme che cucinano bene!
Mauro: ieri ci ha fatto da guida. In realtà abbiamo dovuto aspettarlo per tutto il tempo. Ovviamente non tiene i ritmi del Cornetto Dream Team, ma c'è da capirlo. E' un atleta prettamente invernale, che si diverte a saltare scalini e impostare curve assurde. Il ciclocross ha poco a che vedere con il fuoristrada come lo intendiamo noi. Infatti lui riusciva a risalire al volo perfino con pendenze al 25%. Io se scendo dalla bici con una pendenza così, posso pure pregare in aramaico, che tanto non risalgo manco se mi faccio tener su col carro ponte. E' l'unico a non aver sudato nonostante i 37 gradi ed è l'unico al mondo che considera le distanze in linea d'aria e non per quelle effettive da percorrere. "Mauro quanto manca?" e lui "Ah, in linea d'aria un paio di km! Poi però la strada fa dei tornanti e si allunga la distanza!". Qualcuno avverta Cozzarino che noi non abbiamo l'elicottero e che magari potessimo arrampicarci dritto per dritto. E' stato un piacere pedalare in sua compagnia.
Come al solito c'ero pure io, ma di me parleranno gli altri, per quanto mi riguarda posso solo dir cose bouone e belle. Alla prossima scampagnata gente!!!
Permaz: il leader, trascinatore di folle che quando si tratta di scalare le erte più insidiose pare spider man. Ieri il nostro uomo ragno per un attimo ha rischiato di ruzzolare dentro alla boscaglia. Occhio però poichè ruzzolare dal monte tezio significa ritrovarsi praticamente seduti dentro una sala del warner village di corciano. E il Faina non è che può ogni volta domandare a suo fratello di farsi prestare il furgone per i soccorsi.
Giorgino: il baffetticus come vi dicevo sta tornando sulla buona strada, quella delle ruote grasse, e ieri era alquanto pimpante. Non soffriva neanche le ristrettezze causate da una guarnitura doppia, categoria di persone queste che a me sinceramente fa tanta pena. Non comprendo perchè mai la gente si voglia così male. Se proprio vuoi soffrire pinzati i capezzoli con le mollette di metallo, ma una doppia no, mai! Era in forma poichè avrebbe salutato la sua cara vecchia Lupa. Animale stipato nel parco del monte che è lì tutto solo da 11 anni e al quale ogni sportivo che passa appioppa una barretta, un gel energetico, un pò di epo... insomma, fra qualche tempo quella sbrana il recinto e ci magna a tutti! Memorabile lo scambio d'opinioni su cosa sia più soddisfacente bere d'estate dopo un allenamento. Maurino paventava le qualità disintossicanti della birra, che a suo dire elimina le tossine. Se è così allora conosco una decina di persone lì al bar della donella che si spurgano tutto il giorno, pensa quanto sono pulite. Giorgio, dai gusti molto più raffinati, ha elogiato le caratteritiche organolettiche della Cola Lemon che acquista all'euro spin. Mentre li ascoltavo pensavo che in quel momento avrei bevuto pure quello schifo di orzata che quando ero piccola mia nonna voleva sempre ingozzarmi.
Canfarone alias Luca: ci sfugge l'origine di questo soprannome. Attraverso un'accurata ricerca su google ho scoperto trattarsi di un tipo di uva bianca coltivata a Francavilla. Prometto che ve ne farò sapere di più. Per quanto riguarda il felicissimo possessore di Canyon acquistata on line, bisogna ammettere che i progressi atletici si fanno sentire di settimana in settimana. I vari infortuni non hanno impaurito il portatore sano di nuvola Fantoziana e ieri si è fatto beffa di noi che come coglioni lo abbiamo preso in giro per un'ora poichè si era messo nello zainetto una cassa di acqua Viva. Quando poi non riuscivamo neppure a permetterci il fiatone tanto la bocca era felpata e la borraccia vuota, lui grazie al copioso rifornimento idrico non solo riusciva a parlare, ma pure a lamentarsi.
Faina: il sempre in piedi Dino, amante delle discese più ostiche, ieri è stato brillante in tutto e per tutto. Ha affrontato la salita con caparbietà, domandando ogni tre minuti quanto mancasse alla fine, ma non ha mai mollato la ruota posteriore dell'amico-nemico Luca. Probabilmente un pò di rammarico gli resterà per aver goduto di un'ora e tre quarti di salita e quindici minuti di discesa. Ma i monti sono fatti così.
Carletto l'avvocato: ogni volta che spendo due parole di più su di lui rischio la querela. Dico solo che dopo il grande ritorno alle competizioni del CeccoVolante, il ritorno di Carlo è quello più atteso. Il vero problema di noi ciclisti altotiberini è però che abbiamo le mamme che cucinano bene!
Mauro: ieri ci ha fatto da guida. In realtà abbiamo dovuto aspettarlo per tutto il tempo. Ovviamente non tiene i ritmi del Cornetto Dream Team, ma c'è da capirlo. E' un atleta prettamente invernale, che si diverte a saltare scalini e impostare curve assurde. Il ciclocross ha poco a che vedere con il fuoristrada come lo intendiamo noi. Infatti lui riusciva a risalire al volo perfino con pendenze al 25%. Io se scendo dalla bici con una pendenza così, posso pure pregare in aramaico, che tanto non risalgo manco se mi faccio tener su col carro ponte. E' l'unico a non aver sudato nonostante i 37 gradi ed è l'unico al mondo che considera le distanze in linea d'aria e non per quelle effettive da percorrere. "Mauro quanto manca?" e lui "Ah, in linea d'aria un paio di km! Poi però la strada fa dei tornanti e si allunga la distanza!". Qualcuno avverta Cozzarino che noi non abbiamo l'elicottero e che magari potessimo arrampicarci dritto per dritto. E' stato un piacere pedalare in sua compagnia.
Come al solito c'ero pure io, ma di me parleranno gli altri, per quanto mi riguarda posso solo dir cose bouone e belle. Alla prossima scampagnata gente!!!
1 commento:
Prima di sabato ero convinto che Andreani ci avesse fatto faticare per il Monte Tezio, poi sabato mi sono ricreduto con le idee di Mauro. Non oso pensare che cosa ne sarebbe potuto scaturire se si fossero presentati entrambi all'incontro! Chissà per dove ci facevano andar sù?! Cmq mi sono divertito, in barba a quelli che dicevano che sarebbe stato caldo...io non l'ho sentito!
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