Illuminata da un sole primaverile che speriamo ci faccia l’onore della sua presenza per tutto l’inverno, la giornata di sport odierna è stata un vero successo se non fosse per le solite estrazioni al lotto operate da una giuria altamente qualificata. A Magione stamane, il gruppo Matè ha permesso agli atleti di misurarsi in un percorso di ciclocross veramente veloce quanto cattivo, al punto da non sentirsi più le mani. La seconda prova dell’Umbria Top Cross ha visto prendere il via ben dodici elite, di cui due donne. Due donne non poco agguerrite: Samantha Galassi del team Saccarelli ha dimostrato le sue qualità già nella prima prova. Due parole in più vanno spese per il ritorno sulla scena di Deborah Mascelli (foto a destra), che finito il suo lavoro su strada viene a sciogliersi le gambe tra noi comuni mortali. Rispetto al campionato della scorsa stagione poco cambia per lei: nessun scontro tra titani sembra attenderla, con la naturalezza che la contraddistingue si ritrova sempre tutta sola al traguardo.
Un nome tutto nuovo ha lasciato avversari e spettatori a bocca spalancata: Roberto De Patre (foto a sinistra) della Aran World ha corso una gara da antologia, agli avversari non ha concesso nulla, se non un bel po’ di minuti, e sicuramente saranno in molti quelli a non attenderlo con ansia al prossimo appuntamento. Matteo Donati (foto a destra) è stato l’ombra di Vega Burzi per sessanta minuti filati, e permettetemi di aggiungere che non è poco se consideriamo che ha alle spalle un’intera stagione di cross country corsa a tutta è ancor prima quella di ciclocross che lo ha visto vincitore.
Per non tradire lo spirito campanilista di questo report ribadisco la profonda quanto indubbia attitudine del nostro compagno Paolo Sebastiani, che per dirla tutta non abbiamo idea di quale piazzamento abbia fatto, ma che si è comportato in maniera superlativa anche oggi.
Per i giudici di gara, questi simpatici azzeccagarbugli, in un primo momento era giunto sesto al traguardo; ad una seconda affissione dei risultati è diventato terzo. A suo dire neppure questo corrisponde a verità: ci confessa di essere arrivato quarto. Quando manifesta, con improponibile onestà, l’intenzione di volerlo comunicare ai giudici io per prima lo fermo ammonendolo con sagge parole che sinteticamente sottolineavano il fatto che terzi è meglio sia di sesti che di quarti… insomma Paolo, se la fai troppo lunga poi non si torna più a casa!
Stessa storia per Roberto Perugini che ormai ha perso ogni speranza sulla remota possibilità che venga un giorno fortunato in cui non si vedrà retrocedere a causa di qualcuno che non è neanche capace di contare fino a dieci. E la cosa peggiore del dover presentare le proprie rimostranze è che nel frattempo panini e crostate svaniscono per mano altrui e al ritorno si raccapezzano solo le briciole.
Grande novità di questo anno, ulteriore invettiva della giuria folle: le spille bisogna portarle da casa altrimenti il numero di gara bisogna tenerlo tra i denti.
Oltre alle spille, alla prossima gara consigliamo di portare una manciata di sassi per uno: al termine della stessa, oltre ad un ricco buffet è prevista la lapidazione dei giudici.
Per la gara aspettiamo gli atleti a Casteltodino il 18 novembre, mentre per quanto riguarda la ritorsione armata non è necessario essere iscritti ad alcuna società sportiva, è gradita la presenza di tutti. E mi raccomando PORTATE LE SPILLE!!!
…Per la classifica completa vi rinvio mio e vostro malgrado al sito di Umbria Ciclismo, ma sappiate che quasi nulla di quello che c’è scritto corrisponde a verità!
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