L'altro giorno Francesco (la mia metà paziente), m'ha detto "Basta, sono stanco, non fai che tradirmi con tutte queste donne: Amelia...Miranda...". E in effetti sabato mentre guastavamo un prosecco il brindisi è stato eloquente "Brindiamo a Miranda e al suo magico canalone, che se non ci finisco dentro giuro che vado al santuario di Canoscio a piedi!". I più penseranno chissà che terribile fioretto mi sarò auto-inflitta. In realtà le cose son due: primo tutti sanno che non lo farei mai perchè son più simile all'anticristo io di bin laden, secondo anche fosse, canoscio dista neppure cinque chilometri da casa mia, è vero che è in salita, ma niente di trascendentale. Voglio placare gli animi dei miei lettori: dentro il canalone ci son finita come ogni anno accade immancabilmente, ma con molto più stile e poi la colpa era relativamente mia. Si era creato un ingorgo a causa di un alteta caduto proprio in fondo e tutti che gli salivano di sopra. Mi vergogno a dirlo, ma pure io. E' che davo la caccia ad una maglia arancio con una persona dentro che correva come una matta. Insomma, la gara del challenge che più mi fa penare a causa della mia inadeguatezza tecnica questa volta mi ha pressochè soddisfatto, se non per un piccolo quanto fastidioso neo: ho perso per 15 secondi. Come si suol dire "Proprio come una cogliona!". Ma io son solita schierare questi simpatici pezzi d'alta classe, lo faccio di modo che poi quando l'avrò spuntata, la soddisfazione sarà ancora maggiore. Intanto incrociamo le dita delle mani e dei piedi attendendo il miracolo.Certo è che Miranda non è ad uno sputo da casa e che esserci arrivati in 16 è stato un successo col botto. Complice l'impegno di un certo Vigna Mauro, eccellente raccoglitore di tesserini nei giorni precedenti la gara e ancor più eccellente esperto di file per prendere numeri e pacchi gara. Vuoi poi il fatto che alzarmi presto non mi pesa, vuoi che un passaggio non si rifiuta, ma soprattutto che la compagnia di Mauro non si rifiuta mai, parte di quella fila l'abbiamo condivisa. E vi assicuro che al di là della bella giornata di sport, il tutto valeva la pena anche solo per l'intensa chiacchierata fatta nel furgone col nostro CT. A volte non si pensa abbastanza a quanto peso possano avere le parole. E tornarsene a casa la domenica ricchi non solo di un premio dato dal podio, ma dalla ricchezza del confronto, è quel motivo in più che non riesco mai a disvelare a chi mi domanda perchè vado in bici.Poi tra una cosa seria e l'altra, c'è un immenso intervallo per le cazzate: e allora Michele fa "Chissà come gli sarà andata a Mauro oggi!". Domanda legittima mentre noi mangiamo e lui si fa la doccia. E il Duccio "Beh, già m'ha detto che ha avuto problemi col filo spinato. Poi figurati, vuoi che per il sentiero non gli sarà apparso pure S. Francesco e la MAdonna?!". In effetti Mauro pare sempre esser nel bel mezzo della Via di Damasco e forse è questo il suo perchè. Mentre Mauro ci racconta le sue rivelazioni, Matteo cerca di risolvere il rebus classifiche. Arrivare secondi, esser segnati terzi, tornar secondi...insomma, la solita bega. Nel frattempo ci dilettiamo pure a sfottere il nostro presidente megagalattico Antonello, reo confesso di non aver preso parte alla gare per "SOSPETTA PIOGGIA". E' partito da castello senza borsa col cambio perchè tanto avrebbe piovuto, dice lui. Neppure una goccia! Tiè GUFO! Segnaliamo la godibile presenza dei nostri nuovi adepti, simpatici e che promettono di far parlare di se qui nel blog. Galvani e Boninsegni. Quest'ultimo un vero mago nel tentare le discese più ardue, solo che le tenta al volo! Forse lo iscriviamo alla downhill. E infine un immenso grazie per il trofeo donatoci come seconda squadra in classifica. Tranciato di netto poco tempo prima di arrivare sul podio dagli organizzatori stessi, essi hanno risolto con un tocco d'alta classe: mastice bianco fresco che neppure si nota.Altra nota importante: il nuovo fotografo di frex è un tipo molto particolare. Lo avevo intuito già da come ci trattava durante le premiazioni. Certi urli. Poi riguardando gli scatti sul sito, dove ha beccato nemmeno metà dei concorrenti, ho capito che i ciclisti lui non li soffre proprio. C'è da capirlo!
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