venerdì 27 novembre 2009

...QUANDO DICE MERDA!!!


In questi giorni, abbastanza frenetici visto che direttamente di ritorno da Modena ci siamo messi ad organizzare la gara di Umbertide pensando poi che presto dovremo tornare in campo per mettere mano a quella di Castello, è capitata una cosa che un pò come quando casca la busta del riso per terra ed è incontenibile, ha seminato tristezza in tutti noi. Per lo meno posso parlare per me e per Mauro visto che l'abbiamo vissuta proprio a ridosso del bel week-end di gara fuori casa. Cozzari, con noi da pochi mesi, in una maniera che non riusciamo neppure a spiegarci, si è strappato i gemelli della gamba destra proprio mentre ci allenavamo tutti insieme in quel di Umbertide. Scendendo per passare il ponticello ha sentito una botta sorda e poi un gran dolore. La gamba si è gonfiata in un attimo e da lì non posso neppure immaginare il suo stato d'animo. Maurone in quell'attimo l'ho visto trasformarsi: su quell'espressione rilassata che ha lui, sempre sorridente pure se gli casca addosso il mondo, ho visto calarsi un manto scuro. Probabilmente avendo più esperienza aveva già capito tutto. Io ho pensato che forse con un paio di giorni sarebbe potuto tornare abile, visto che in vita mia ho subito un paio di volte una contrattura. Poi il responso del pronto soccorso, entrambi i gemelli strappati, a rischio intervento chirurgico.


E lì ti rendi conto quanto in un organico come una squadra di 100 tesserati, possa contare anche una sola unità. L'idea di Umbertide era un tutt'uno con Cozzari. Una delle sue prime gare la fece proprio lì nel parco, poi spesso ci si allena e non vi sto neanche a dire quanto tempo con Vigna abbiamo trascorso a pianificare il tutto. Il ciclismo come lo intendiamo noi, che ci dedichiamo al fuori strada, se vogliamo è da intendersi come uno sport alquanto individuale, quindi il discorso di team a volte è relativo. Succede per fortuna, che al di fuori della competizione, scopri l'importanza della condivisione: che si tratti di felicità, come di tristezza. Nei mesi scorsi in cui non stavo bene, il 90% del morale lo devo a Mauro e poi il divertimento della trasferta a Modena, oltre al massacro sul campo gara, va imputato a Mauro e Mauro. Che Vigna è un burlone si sà, ma anche Cozzari ci mette del suo. Potrebbe essere un degno erede del nostro tutto-fare.
E poi non dimenticherò mai quella mattina che alla marathon bike del trasimeno dello scorso anno, il nostro folletto come ormai è stato soprannominato, mi è stato accanto per tutta la gara, indicandomi le traiettorie in discesa, tirandomi in pianura e offrendomi pure una fiala di caffeina sul finire. Per l'impegno che ci ha messo avrei dovuto vincere. In realtà arrivai solo terza e ricordo che ero felice comunque per la qualità dell'esperienza e se un pizzico di amarezza dentro lo covavo era più per averlo deluso che altro.
Insomma, c'è poco da fare o da dire, questa stagione Cozzarino è finita nel water nel modo più incomprensibile del mondo, e domenica ad Umbertide cercheremo di fare del nostro meglio anche se un pezzettino del puzzle mancherà comunque! Dal prossimo anno intitoleremo questa gara "Primo Memorial Polpaccio di Maurino".

Nessun commento: