mercoledì 16 dicembre 2009

A GUBBIO ABBIAM FATTO IMPAZZIRE TUTTI!!!

Quando meno ve lo aspettate torno a raccontarvi le nostre peripezie agonistiche, che sabato scorso hanno trovato sfogo a Gubbio visto che questi dell'Udace son così stakanovisti che ci farebbero gareggiare pure a natale e a santo stefano fosse per loro, mica dei pelandroni come noi dell'FCI che per mettere insieme cinque gare bisogna raccomandarsi al santo protettore del gorgonzola dop, al secolo Mauro Vigna. Ebbene sì, questa è la sua nuova passione.
Oltre che per le feste, ci fanno correre pure di notte perchè in effetti sabato scorso era una giornatina di quelle che dici "Ah, che bell'aria frizzantina...ah...che bella tramontana spunta orecchi...ahh quanto era meglio andare per negozi a non spendere i soldi che non si possiedono!". Una giornata di quelle che fa buio alle 4 del pomeriggio e io ero in seconda fascia per la partenza. E di voglia di partire ne avevo da uno a dieci, circa meno mille già mentre preparavo la borsa a casa. Motivo scatenante del debole interesse agonistico temporaneo era da imputare alla cena della sera precedente, a base di pesce, alla quale temo mi abbiano propinato cozze e vongole risalenti al periodo mesozoico, tanto che i molluschi quasi avevano la spina dorsale. La notte è stata turbolenta e l'occhio vitreo con enorme occhiaia violetta tendente al blu acqua marina dimostrava la forte nausea che continuava a tormentarmi. Ma si va avanti a denti stretti e con mauro si affrontano le curve che portano a Gubbio. Oltre alle curve, mi fa pure le domande difficili e io sono nella condizione di risicare le risposte poichè quando apro la bocca ho paura di fargli "miao" sul tappetino. Per fortuna l'aria frizzante all'ombra dell'anfiteatro migliora le cose.


Rivedere il folletto Cozzari senza stampelle che zoppicchia ma è su di spirito aiuta ancora di più. Mauro e Paolo partono in prima fascia. Mauro poggia le ruote di ricambio lungo l'arrivo e mi fa "Ehi, se ho bisogno di qualcosa ti caccio un urlo". Con la complicità di Marsiglietti che mi convince che nulla potrebbe accadere in un percorso così me ne fuggo in auto, al caldo e ad ogni passaggio apro lo sportello e grido "Vai Maurone, forza", poi richiudo lo sportello e penso "Ma chi ce lo fa fare?". Paolo alla fine deve mandar giù il terzo posto, il secondo glielo ha rubato Colli che finalmente si prende una piccola rivincita però è bello notare la sportività che c'è tra uomini e che difetta in campo femminile. Le donne hanno il ph del DNA acido al massimo. Ora tocca a me. In partenza mi scambiano per pazza, zompo e batto le mani poichè come tutte le donne oltre ad essere acida ho pure mani, piedi e chiappe sempre gelate. Per i primi due risolvo in partenza uso questa tecnica, per le chiappe preferisco tenerle ghiacciate visto che non posso masturbarmi in pubblico, o per lo meno dovrei far pagare il biglietto. Come al solito e come succede a tutti i ciclisti, parti e passa tutto: passa la nausea, il mal di testa, di stomaco, vado come un razzo. In più Mauro non ha fatto lo stronzo come me, lui si è rivestito alla svelta ed eccolo a fare il tifo. Un piccolo neo: Marsiglietti osa doppiarmi all'ultimo giro...mmhh. Poi via a far le docce. Quali docce? Boh, perchè se fosse per quelli di gubbio io ancora puzzerei come uno scaricatore di porto visto che la risposta che ho ricevuto è stata "Per le donne non l'abbiamo prevista"..."...sti cazzi"...permettetemelo. In compenso e a nostra insaputa io e paolo veniamo solennemente incoronati campioni umbro-marchigiani.
E poi Mauro è secondo dietro a Rivaroli, il postino con le ali alla bicicletta. Vinciamo il secondo premio società, ma non chiedetecene conto che lo abbiamo smembrato tra noi. Poi Tony vince una busta con un vino che gli fa un baffo al Sagrantino, vince il "BRICCHELLO". Poi paccheri, sugo e olio per Carlo...insomma, andare a Gubbio c'è convenuto. Un pò meno al tizio, rivenditore Scott che ospitava le iscrizione, il cui bagno interno al negozio è stato preso d'assalto da ogni corridore. Io giuro, ho fatto solo la pipì...e se dio vuole non la faccio sul cerchio! Ve paresse poco!


Dulcis in fundo, aperitivo con Mauro, Michele, Milva e il mio ragazzo. Vi raccondo solo questo: la Milva si alza per andar a prendere qualche crostino, poi torna col piatto completamente vuoto "Eh...non sapevo cosa prendere, però intanto ho portato il piatto!".

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