sabato 13 febbraio 2010

MOMENTO RIFLESSIVO


Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
De l'ultimo orizzonte il guardo esclude.



Ma sedendo e mirando, interminato
Spazio di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo, ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra qu
este piante, io quello

Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e 'l suon di lei. Così tra questa
Infinità s'annega il pensier mio:
E 'l naufragar m'è dolce in questo mare.

Giacomo Leopardi

2 commenti:

Permaz ha detto...

Ora capisco perchè le sedi del movimento centrale ti duranno da Natale a Santo Stefano...gli fai gli impacchi di neve!

Azazhel1984 ha detto...

ah ecco...ora la colpa sarebbe la mia!!! no, no, e poi se ricordi bene con questa ci abbiamo pedalato pure sul lungomare di Marotta!