Come ogni anno la gita al mare in bici del team Bikeland assurge a vita propria sotto forma di lista appesa a negozio. Un foglio di carta rigorosamente di excel perchè Mauro usa excel pure per stabilire cosa mettere in valigia e le varianti a seconda della destinazione. Peccato che la sua meticolosa organizzazione spesso sbatta contro un muro di gomma che saremmo noi sciabordi, che in varie e molteplici puntate diamo l'adesione, poi la ritiriamo, poi la confermiamo pure per i familiari, io al pranzo sì, ma in bici no, io solo il primo ma senza antipasto, io vengo in barca, io in aereo... Insomma, la lista diventa roba da ufficio del registro lì in comune, che ogni volta che ti serve di capirci qualcosa finisce che ti mandano a Perugia! Mauro per fortuna non ci manda nè a Perugia e nè a quel paese!
Insomma, tirilla e baralla domenica eravamo una ventina in partenza. E se teniamo conto che la bici da strada ho dovuto spolverarla prima di metterla in auto, possiamo dire che quest'anno ho pedalato bene, tutto merito del mio biomeccanico che mi ha riempito le scarpe di zeppe e rivoluzionato l'assetto. Siamo arrivati al mare in tre ore, inizialmente sembrava un parto travagliato a causa di un amico di bici&amici col tubolare forato. Ovviamente risolto da mauro che aveva portato le ruote di scorta a tracolla! (...nel furgone). Giustamente il postino sempre davanti a tirare come un folle, grazie alla sua fisionomia aerodinamica che ad ogni cavalcavia dava il la ad un gran premio della montagna. Infatti ho la curva del cardio che pare di guardar le montagne russe. All’arrivo non c’è discussione, si infila il costume e si fa il bagno. Che per quanto mi riguarda, se uno va al mare, almeno i piedi dentro l’acquitrinio di Fano ce li deve mettere. E poi ammetto che tanto schizzinosa non sono visto che il bagno ero abituata a farlo nelle dighe con gli amici e adesso al fiume di Lana dove l’acqua risplende dei colori dell’arcobaleno dal diserbante che ci riversano. Ecco perché vado forte…azione mutante! A far le triglie siamo io, mauro, batAle e la new entry, nonché rivale di categoria di mauro Dino Peluzzi. E poi doccia veloce al costo di 1 euro ai bagni Ermete! Che sciccheria, pronti per un matrimonio! Il pranzo fila liscio grazie al buon cibo e al prosecco gelato, e ogni tanto mauro allunga l’occhio alla Francesca, ma solo per far incavolare Edo, anche perché mauro è un tipo molto riservato e timido. Dopo pranzo tutti che vogliono fare il bagno, ma io ancora sento il polipo nello stomaco che vorrebbe ricompattarsi come il T1000 di terminator. E così non infilo il costume. Ma ovviamente, come i “fioli picini”, quando arrivo lì a bordo mare resto in mutande e reggiseno e chi s’è visto s’è visto. Il postino e Antonello fanno una lunga nuotata di due metri, restano in acqua circa tre minuti! Che folli. Certo che se fosse per loro i bagnini sarebbero tutti in cassa integrazione. La vera avventura è stato il viaggio di ritorno in pulman.
Autista designato Antonello Cardellini, evidentemente preparatore atletico di Hamilton, visto che a modi un po’ gli somiglia. Bisogna anche dire che noi per innervosirlo ce la mettevamo tutta e poi avete presente la dicitura “Si prega di non parlare al conducente”??? Che ve lo dico a fare? Mauro neppure l’ha presa in considerazione. Ecco un fac-simile del colloqui tra i due:
Mauro – Posso usare il microfono?
Antonello – Sì, anzi, lo uso io, per infilartelo nel c….!”
M. – Ma qui è caldo, puoi accendere l’aria condizionata?”
A. – Moh te butto direttamente de fori cosè el senti meglio el fresco!”
Insomma, penso abbiate capito, bisogna ammettere che non è un tipo che adopera troppo il clacson, preferisce metter la testa fuori dal finestrino e urlare. Sembrava di guardare Duel di Spielberg, il tir che incalza l’utilitaria. Mentre eravamo in viaggio ci è poi stata consegnata una penna ed un foglio, col quale tutti abbiamo potuto stendere testamento! Fortunatamente non ne abbiamo avuto bisogno, ma teniamolo in serbo per il prossimo anno. Se l’autista non cambia potrebbe tornarci utile.