martedì 8 giugno 2010

BOLLETTINO DI GUERRA


Settimana bella intensa quella appena trascorsa. Ovviamente dal punto di vista agonistico, anche perchè qui ci piace esser monotoni e se non si parla di argomenti che abbiano a che vedere con due cose che girano, che intendiamoci non sono organi riproduttivi, ma ruote, non siamo contenti. Mercoledì, il dì di festa, quella della repubblica, andiamo a procurar battaglia a Porchiano del Monte. Il giorno prima mia nonna, alla notizia che non sarei rimasta a casa per il 2 giugno mi dice tutta contrita "Accidenti, allora non puoi vedere la parata a Roma che danno su Raiuno, registrala. Comunque in bocca al lupo, anzi, a me non importa, va bene anche l'ultimo posto!". Grazie per la gufata. Per l'occasione domando uno strappo a Francesco, che da buon possessore di Suv mi evita la rogna di smontare la bici, che poi quando la rimetto insieme non si sa mai cosa ne esce fuori. Anche se ormai sta passando a miglior vita...la bici, non francesco! Mauro rosica di gelosia, adora quando gli scrocco il gpl! Ma sa bene che poi domenica avrei rimediato. Come al solito il nostro schiantatope è in forma e le battute sul nome del luogo e sulle loro abitanti si sprecano, come pure le prese in giro rivolte al superbo demiurgo di questa gara, Sandro Chieruzzi, col supporto della famiglia, che con pazienza sopportano lui, Mauro e tutti i ciclisti in generale! In corsa facciamo il diavolo a quattro. Io e MAuro vinciamo e ancora Carlo e Paolo sono in gara.

PEr fortuna Francesco ha seguito benissimo la gara e a sentir lui sono entrambi in testa. Credo non abbia ancora messo a fuoco il discorso categorie. Ma lo perdono visto che tagliato il traguardo mi offre un lecca lecca. Mi si compra con poco. Il pranzo, veramente divino in mezzo alla pineta, è allietato da caratteristiche rimembranze paesane che Carlo narra con sapiente poesia. Ricordi di "renghe" (sarebbe l'aringa) appese ad un filo e di avventori di sagre che ci strusciavano del pane. Prima di rimetterci per strada non manca la performance di Mauro che col megafono sfotte Chieruzzi "Hai disegnato un percorso che pare il ciclocross, l'hai fatto per te e comunque t'ho rifilato un quarto d'ora!". Se Mauro fosse gay, Sandro dovrebbe correre lontano. Ma se Mauro fosse gay allora Cicciolina potrebbe pure essere vergine!


E domenica finalmente torniamo a fare gli abbonati, sì, quelli abbonati ad andar sempre verso Sud. Mai che facciano una garetta in ALtotevere. Siamo a Schifanoia stavolta, quarta tappa del challenge e quando vai a schifanoia ti viene naturale schierare la solita battuta "Speriamo di non fare schifo a schifanoia!". E fedele al detto ho ribaltato del tutto il risultato dello scorso anno, gara che andò malissimo visto che ero munita di una vista ciclopica, causa uveite, l'occhio destro era fuori uso. Domenica funzionava tutto e pure la bici ha fatto il suo dovere. L'ho sudata e manco poco la vittoria e come si dice in gergo non c'ho mangiato il pane perchè in 20km c'è poco da ragionare. E anche perchè sono una persona scarsamente dotata di mezze misure e se mi concedete la grezzata molto poco femminile vorrei deliziarvi con un proverbio che a Bonsciano suona così "Sei come il cul quan caca! Non hai le giuste misure!". Per esser meno rurali potremmo dire che per non saper nè leggere nè scrivere, son partita a tutta e qualche buona anima ha voluto che il cuore a palla tenesse fino alla fine. Poi un gran peccato ritrovarsi sempre tanto soli sul podio. Quando perdo io c'è sempre tanta folla. Quando succede il contrario, sarà il caso, ma c'è sempre un vuoto incolmabile. Eppure mi lavo...mah! Gran bel successo pure per Galvani che zitto zitto ha fregato tutti i mastersport! E matteo che arriva terzo assoluto, ma lui giustamente, da capitano, non è soddisfatto. Un pò lo capisco, penso che quando è venuto al mondo se la sia presa con sua madre per averlo partorito per ultimo! Mauro è andato molto bene nonostante le solite lamentele. Se ci parlate vi dirà che ha avuto una settimana molto faticosa. Ma che sarà mai dover tracciare le mura di una casa in costruzione? O scoperchiare un tetto? O trascinare tronchi? O organizzare un rinfresco di battesimo? Secondo me passa le giornate al bar a giocare a briscola o a guardare gli stradini che lavorano come gli ometti d'estate!


E un ultimo accenno alla condizione di Michele. La convivenza lo sta logorando. Mauro ha una sua teoria a riguardo e ovviamente non esula da richiami di natura erotica. Sintetizzeremo semplicemente porgendo un appello alla Milva: "Non tutte le sere. E' troppo! Ha bisogno almeno di una seduta di recupero, oppure gli compriamo lo scatto fisso!".

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