venerdì 28 gennaio 2011

QUALCUNO SALVI UN VENEZIANO IN UMBRIA..altrimenti salvate noi!

Soluzioni ottimali: un cane-guida per un Veneziano che ha il senso della vista ma non dell'orientamento



Sarebbe curioso sapere cosa avrebbe fatto di Teseo, lo spaventoso Minotauro, se la dolce Arianna non avesse tessuto per il guerriero acheo un gomitolo di lana che lo avrebbe portato alla salvezza dentro un intricato labirinto.
Meno curioso e più utile sarebbe dare un enorme gomitolo di spago al Veneziano, che in quanto ad orientamento è meno capace di una donna, con la patente scovata dentro le patatine, con occhiali ricavati dai fondi della coca-cola anni 50 e con una parcentuale di uso della frizione dell'80% rispetto all'acceleratore. In soldoni, Claudio è peggio di me quando si tratta di ritrovar le strade. Vero è che il lavoro che svolge non lo aiuta, solitamente segue un tragitto prestabilito che...state all'erta e pronti a strizzarvi i maroni, va dalla camera mortuaria al cimitero, mai il contrario, il motivo mi pare ovvio.
Capita così che due giorni dopo, con mio fratello al seguito, si decide "Rifacciamo quel giro va bene?!", tutti d'accordo, soprattutto Claudio, galvanizzato dalla discesa finale, nel fitto fogliame misto a radici e scogli di una stupenda castagneta. Arrivati in cima alla erta con tutta calma, il prodigo nordista parte in testa, tutto sparato e si fionda come un pazzo in discesa. Appena 300 metri e bisogna svoltare a destra e lui...DRITTO COME UN FUSO! Roberto da dietro gli urla che neanche Linda Blair ne l'Esorcista quando gli zompa il letto per aria. Ci fermiamo confidando nel fatto che presto si accorgerà dell'errore e tornerà presso di noi. Del resto tra il percorso che sta affrontando e quello di domenica ce ne corre. Una carrareccia bianca, ripida e a cielo aperto, rispetto al"fitticchiume" come si dice da me, del bosco. Beh, bisogna dargliene atto, per dire che se n'è accorto sì, lo ammettiamo, quanto tempestivamente non saprei se teniamo conto che ha solo fatto 5kilometri in discesa senza voltarsi indietro, giungendo all'incrocio con la statale per porsi una mezza domanda tipo "Forse ho sbagliato svolta!". Mentre il prode Caronte traghettatore di anime le cui salme spero siano munite di GPS, altrimenti non becca neppure i cimiteri, aspettava tornasse il segnale per chiamarci col cellulare e raccontarci di quanto il suo spiccato lato femminile concernente l'orientamento si sia mostrato in tutto e per tutto, io e il Peru scendevamo cercandolo con gli occhi, anche un pò preoccupati.
Il timore era che fosse finito in qualche scarpata poichè ritenevamo del tutto impossibile, solo ipotizzabile da Hunter Thompson e i suoi deliri, che potesse avere la mente tanto offuscata dalla formaldeide da non distinguere un bosco da tutto il resto. Nell'eroico tentativo di trarre in salvo un veneziano in umbria, il prode Roberto s'è imbattuto nel terrore d'ogni ciclista macchiaiolo. Sarò lieta di narrarvi il fatto in pochi versi infilati tra le labbra del protagonista, elevando il livello del blog ad un momento di alta letteratura.

...ma non sì che paura non mi desse
la vista che m'apparve d'un Pastore Maremmano Spelacchiato.
Questi parea che contra me venisse
con la test' alta e con rabbiosa fame che tengo due cosce che meritano un pranzo del Ringraziamento,
sì che parea che l'aere ne tremesse visto che nun smettea de abbaiè.
Ed una lupa, che di tutte brame
sembiava carca ne la sua magrezza che forse non magnava da una settimana,
e molte genti fé già viver grame nel senso che non dovrei essere il primo che gni fà la festa,
questa mi porse tanto di gravezza
con la paura ch'uscia di sua vista e già aveo capito che una boccata oggi nun me la cava nisuno,
ch'io perdei la speranza che mozzicasse la Romina 'nvece che ma me.

Dante non ne parla, ma penso sia sottointeso che una lupa intelligente non attacca me se ha fame, ci mangerebbe molto meno, rispetto ai succulenti zampetti del Peru. Il resto della simpatica vicenda comprende un mero tentativo di farsi dare il nome del padrone del cane da un vicino di casa molto sgrammaticato. Per poi ritrovare sulla via di casa, un Veneziano redento che ci accompagna all'Asl pronti per un'iniezione di antitetanica da somministrare al culetto peloso del Peru e una denuncia al sardo, padrone di un cane che ha solo la colpa di far da guardia ai Sentieri Italia.
Chi dice che la cravatta sia obbligatoria nei pubblici uffici? Elegantoni all'ASL

Non male poi far la fila all'Asl tutti puzzolenti, vestiti come Arlecchino, passamontagna da rapina stile Pomeriggio d'un giorno da cani, e i bambini pronti per la visita dal pediatra che per una volta temevano meno il dottore e molto di più questi tre imbecilli!

1 commento:

Permaz ha detto...

Fortuna la Madonna attaccata sul vetro della reception. Magari ce ne vorrebbero di più perchè il giorno che sono arrivato per fare l'antitetanica mancava il dottore, il giorno dopo sono tornato a far aggiornare la cartella dell'antitetanica e mancava l'infermiera... L'unica cosa che non è mancata è la fame al cane!