Mezzo tubetto di crema riscaldante, due paia di guanti a matrioska, due magliette con giubbetto invernale annesso, doppio paio di calzini con inserito scaldapiedi, copriscarpe e infine passamontagna. Stamattina non ero una persona in bicicletta, ero un guardaroba ambulante. Eppure ho sofferto il freddo in maniera atroce, tanto che torno proprio ora dall'acquisto di un paio di guanti da sci! I miei compari stamattina al contrario sembravano tutti pimpanti e felici di affrontare strade e sentieri innevati. Inizialmente lo ero pure io, euforia che è durata fino al momento di mettere il naso fuori della porta. Ma i meglio fighi del bigonzo ci sono tutti: in ordine sparso Roberto, Carlo e Cristian.
Si prospettava proprio una di quelle uscite caratteristiche, da non dimenticare. Io infatti non me lo scordo quel tir che mi ha contato i denti dei pignoni sfiorandomi di lato a 80 all'ora con acqua sull'asfalto e neve in banchina. Non mi scordo neppure il fango fatto di neve lurida che la ruota del collega davanti mi sbatteva in faccia. Ancora più difficile mi resta non menzionare i copriscarpe impregnati d'acqua gelida manco fossero spongebob e le chiappe ghiacciate a causa del fondello bagnato.
Per fortuna che ho potuto dimostrare a tutti le mie grandi doti in ambito tecnico: sto in piedi a malapena sull'asfalto, sulla neve ho l'agilità di un tricheco tetraplegico: misteriosamente non sono caduta. Questa fortuna che ormai si protrae da diversi mesi mi lascia ogni giorno più perplessa.
Come mi fanno restare di stucco le prodezze di Cristian, credo prenda lezioni di downhill per corrispondenza. Carlo invece continua a pavoneggiarsi sulla sua maestria in fatto di discese ardite: aspetto con trepidazione il giorno in cui il suo simpatico grugnettino da avvocato si scontrerà rovinosamente per terra. Nel frattempo mi sto dedicando ogni sera nell'esercizio di una makumba propiziatoria: chiunque desiderasse una pupazzetto carlo voodoo con spillone omaggio deve solo chiedere.
Mio fratello, dopo essersi preso una bella pallata di neve nel collo poco prima di partire, da parte del simpaticissimo carlo (cosa che avrebbe fatto incazzare pure madre teresa), è stato l'unico a non lamentarsi, e a prendere con filosofia i piccoli contro del caso. Forse non era del tutto in se stamane, lo spiega un momento topico durante l'uscita in cui l'ho trovato in disparte a disegnare degli otto sulla neve, vantandosi della precisione del ricamo: dovrò informarmi riguardo ai sintomi dell'autismo in tarda età.
Si prospettava proprio una di quelle uscite caratteristiche, da non dimenticare. Io infatti non me lo scordo quel tir che mi ha contato i denti dei pignoni sfiorandomi di lato a 80 all'ora con acqua sull'asfalto e neve in banchina. Non mi scordo neppure il fango fatto di neve lurida che la ruota del collega davanti mi sbatteva in faccia. Ancora più difficile mi resta non menzionare i copriscarpe impregnati d'acqua gelida manco fossero spongebob e le chiappe ghiacciate a causa del fondello bagnato.
Per fortuna che ho potuto dimostrare a tutti le mie grandi doti in ambito tecnico: sto in piedi a malapena sull'asfalto, sulla neve ho l'agilità di un tricheco tetraplegico: misteriosamente non sono caduta. Questa fortuna che ormai si protrae da diversi mesi mi lascia ogni giorno più perplessa.
Come mi fanno restare di stucco le prodezze di Cristian, credo prenda lezioni di downhill per corrispondenza. Carlo invece continua a pavoneggiarsi sulla sua maestria in fatto di discese ardite: aspetto con trepidazione il giorno in cui il suo simpatico grugnettino da avvocato si scontrerà rovinosamente per terra. Nel frattempo mi sto dedicando ogni sera nell'esercizio di una makumba propiziatoria: chiunque desiderasse una pupazzetto carlo voodoo con spillone omaggio deve solo chiedere.
Mio fratello, dopo essersi preso una bella pallata di neve nel collo poco prima di partire, da parte del simpaticissimo carlo (cosa che avrebbe fatto incazzare pure madre teresa), è stato l'unico a non lamentarsi, e a prendere con filosofia i piccoli contro del caso. Forse non era del tutto in se stamane, lo spiega un momento topico durante l'uscita in cui l'ho trovato in disparte a disegnare degli otto sulla neve, vantandosi della precisione del ricamo: dovrò informarmi riguardo ai sintomi dell'autismo in tarda età.
2 commenti:
Per tutta risposta al Suo sarcasmo gratuito La invito a visionare il mio blog...
Anche qui da me ( a BS ) a nevicato, siete gransissimi!! SInceramente ha nevicato solo sabato da me... ma come di consueto... No Pain, No Gain.. L'uscita è servita...:-D
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