lunedì 12 gennaio 2009

COME SI SUOL DIRE " SE NON C'E' NON CI SI METTE"

Posso consigliarvi un acquisto? Andate da Metteo e comperate gli occhiali Rudy Project Equinox. Favolosi. Io l'ho fatto una settimana fa. Calzano bene, non si spostano, si appannano meno dei soliti occhiali e poi esteticamente non hanno nulla da invidiare agli Okley. Hanno un solo problema, si smarriscono nel bosco. Non so se la colpa sia propriamente degli occhiali o più dell'imbecillità di chi li porta, o meglio, di chi se li toglie e se li mette a tracolla manco andasse a farsi due vasche giù per il Corso.
Fatto sta che un difetto grande questi occhiali ce l'hanno: ti fanno venire l'ulcera quando a fine girata, togli il casco, stacchi il contachilometri, togli i guanti e posi la mano sulla lampo del giacchetto e non trovi nulla. Neppure una parola, una sola sensazione: smarrimento. Sia il mio che quello degli occhiali. Guardo Roberto e lui mi fa "Li hai persi di nuovo?!". E io "Sì", e lui "Ma allora sei tonta", e io "Sì". Dopo aver interiormente sgranato il rosario e aver scomodato il dizionario del bravo imprecatore, con lo sguardo del bastardino abbandonato in autostrada riesco a trascinare mio fratello per il sentiero appena percorso. Questa volta però in auto. Prima di partire mia madre mi domanda che cosa diavolo vado a fare in giro in macchina tutta sudata, coi scarpini e gli occhi tristi "A cercare gli occhiali su per Ghironzo" e lei "Sei tonta!", e io "Sì!".
La grande pazienza di mio fratello non è facilmente descrivibile in tale frangente, se aggiungiamo poi che appena partiti l'auto inizia a segnare rosso. Io lo rassicuro su chissà quanti chilometri ci si fanno con la mia riserva. Lui mi ricorda che le salite e gli strappetti su sterrato causano un consumo maggiore della benzina. Faccio finta di saperla lunga. Inizio a pensare che presto, per la macchia, non ci saremo solo noi che cerchiamo gli occhiali, ma anche qualcun altro che cerca noi che cerchiamo gli occhiali. Ripercorriamo parte del sentiero a piedi. Niente di niente. L'altra metà del tragitto non si può raggiungere in auto e così dobbiamo abbandonare le ricerche. L'indomani, prometto a me stessa, ci tornerò in bici.
Il giorno dopo: la mattina si parte in 14 in mtb per una girata stupenda, con 10 gradi e un sole da cartolina. Dissimulo il forte rancore nei confronti della ditta che commercializza occhiali che si smarriscono in neanche una settimana. Al ritorno a casa è tempo di doccia, col pollo e le patate in forno allungare il mio giro di altri 20 chilometri alla ricerca dell'occhiale perduto non mi va.
Sul divano, appena pranzato, mi godo la diretta del campionato di ciclocross di modena. Sono quasi felice di non esserci andata: un vero inferno di fango e ghiaccio. Mentre sto sbracata sopra la gommapiuma penso ai miei occhiali. E' forte il senso di colpa. Mi alzo, indosso di nuovo la divisa e via alla ricerca del mio auto-regalo post-natalizio. Ma voi lo sapevate che Pino è in salita? E lo è ancor di più dopo una mattinata trascorsa a pedalare intensamente e soprattutto con un pollo arrosto che ancora fa coccodè dentro lo stomaco. Col sapore di salvia e rosmarino che mi si riaffacciano salgo salgo fino al punto dove avevo smesso di cercare il giorno prima, per poi proseguire nei sentieri più sconnessi. Niente. Inizia pure a farsi buio visto che ho calcolato male i tempi e son già le 17. Continuo guardinga la mia ricerca. Incontro pure tre cinghiali che per fortuna hanno paura quanto me e scappano via. Alle 17.45 rientro a casa sconsolata. Niente occhiali. Ormai la rassegnazione regna sovrana. Dovete sapere che in dieci mesi ho perso solo quattro paia di occhiali. Il primo a San Gemini, ma poi vinsi la gara e me ne fregò ben poco. Il secondo in allenamento ma me ne resi conto dopo una settimana. Il terzo in gara a Narni, ma li avevo pagati dieci euro e quello che dietro di me li aveva raccolti mi aveva promesso che me li avrebbe resi a fine gara. Sto ancora attendendo notizie di questo signore. L'ultimo paio, quello nel quale ho investito di più, dovrebbe indossarlo qualche cacciatore modaiolo o qualche cinghiale che ha il dente avvelenato: sia con noi che gli spaventiamo i cuccioli, sia con quei fanatici in tuta mimetica che farebbero fuori sia i ciclisti che gli animali preferiti dalle pappardelle.

3 commenti:

Permaz ha detto...

Non vorrei infierire, ma se di questa faccenda ne viene a conoscensa "l'anonimo" che frequenta il mio blog sono cavoli tuoi!

Azazhel1984 ha detto...

questo anonimo è proprio un tipo coraggioso. ma non tanto intelligente visto che abbiamo capito chi è e imperterrito continua a sputtanarsi da solo, nell'attesa che ci pensiamo noi a metterlo alla berlina.

Anonimo ha detto...

Mauro: Intanto ditemi in privato chi è l'anonimo, poi seconda cosa ma MOLTO importante: " Gli occhiali donano molto fasciano al cinghiale". Romina prova a dare un bion consiglio a Matteo per il negozio, un nuovo slogan " L'OCCHIALE DA CINGHIALE!"