sabato 24 gennaio 2009

OH CAPITANO MIO CAPITANO!!!

Il nostro capitano è già in Belgio. Lo attende una giornata intensa: c'è chi il sabato va a cena fuori con gli amici, chi va in discoteca, chi va a ballare il liscio. Pochi possono dire di andar a disputare un mondiale. Non che Matteo fosse rinomato quale discotecaro di gran fama, ma il mondiale è una novità pure per lui. E chissà che combriccola di simpaticoni gli staranno attorno. Degli avversari c'è poco da dire, con nemico non bisogna fraternizzare ovvio. Eppure buon sangue non scorre neppure all'interno della stessa squadra azzurra visto che il compagno di categoria Mirtelli non è che abbia mai invitato Matteo a cena fuori. Sabato scorso a Terni ha voluto sottolineare per l'ennesima volta chi è che comanda. Volete vedere che finisce che questi due hanno la stanza d'albergo in comune e gli tocca dormire insieme sul letto matrimoniale. Temo ne resterebbero giusto gli scheletri. Ansiosi di sapere di più riguardo alle prime impressioni del nostro capitano, per ora vi proponiamo un breve vademecum linguistico che un paio di giorni fa abbiamo passato a Matteo. Ormai è diventato un uomo di mondo, il capodanno a Londra lo ha costretto ad imparare l'inglese, la gara in Veneto ad imparare la strana lingua di lassù, per non parlare del cross di Roseto degli Abruzzi, che lo hanno visto intento nel digerire l'italiano un sacco alternativo dei BigEarth (traducetelo voi, io terroni non lo dico).
Dunque in Belgio dovrebbero parlare francese per la maggior parte. Ecco alcune frasi e modi di dire che il nostro capitano potrebbe trovar utile conoscere. Li trascriveremo direttamente con la pronuncia, tanto la grammatica non è affare da crossisti.

-Le jiamb il me jir pà (Non mi girano le gambe) - Classica scusa che il buon ciclista non trascura mai

-Je pas a druà (Passo a destra) - Nel ciclocross si lavora di prepotenza e solitamente tale frase è accompagnata da una gomitata all'avversario di modo che il passaggio venga facilitato

-Le classman se fo', me vu set andicappat pur qua! (La classfica è sbagliata) - L'errore, al di là della nazionalità dei giudici, è sempre in agguato, tanto che diviene utile protestare a priori, anche prima di aver controllato

-Merd (Merda) - In francese la bestemmia non è molto usata, quindi quando si buca o la bici si rompe in quei momenti topici quando tutto sembra andar a gonfie vele, si può imprecare usando questo sfruttatissimo modo di dire francese. Se poprio si sente il bisogno di rifugiarsi nel moccolo non c'è traduzione che sia fedele al significato originale. E' consigliabile farlo in lingua madre.

-Se nuì je avè scacazzat come un porc (Questa notte ho avuto la diarrea) - altra scusa che il buon ciclista non dimentica mai di sfoderare

Per il resto imbocca al lupo al nostro capitano!!!

1 commento:

Permaz ha detto...

Certo che dopo il mondiale a Matteo potremmo dirgli: "Purcuà pà le tur de frans?"