domenica 6 luglio 2008

RELAX DOMENICALE: 55 Km, 1100 metri di Dislivello


Che gara stamattina, lotta serrata tra Fabione e Roberto, come al solito. Oggi l’ha spuntata in tutto e per tutto l’altissimo futuro papà della squadra. Aveva la “gamba” come si dice in gergo… e lui di gambe ne ha da vendere. Per non lasciarsi sorprendere dal mio fratellone, in una rampa di cento metri, ha ingranato i 35 all’ora e per poco non mette sotto un cane a bordo strada che se la dormiva sotto un albero. Grazie ad uno dei miei “berci” fabione ha fatto la schivata, ma il cane si è alzato sulle zampe e non ci ha capito niente, lo spostamento d’aria provocato dal tornado di due metri gli ha arruffato tutto il pelo. Dietro ce la ridevamo. Ed eravamo in tanti stamattina e oltre alle risa volavano pure le caxxate. Perché ho dimenticato di dirvi una cosa: ho parlato di gara, ma la gara era solo a latere, il resto era una di quelle uscite domenicali che si fanno quando non ci sono gare appetibili nei dintorni. Di quelle uscite che per me son più distruttive delle gare. Qui si lotta con uomini duri che non vogliono saperne di vedere le ruote di una donna avanti alle loro. Nel frattempo al Borgo alcuni Bikeland provavano il rally del Leonardi. Ma al Cornetto, alle 9.30, dentro il fondo di casa mia, sono piombati i seguenti ciclisti di razza:

Giorgio, il re del karaoke, dal mio ragazzo soprannominato SuperMarioBross, ma solo per il baffo aggressivo. L’uomo che in mtb usa la doppia e paradossalmente su strada corre con una compatta da donnicciola. Vergogna. Ma secondo voi, se si taglia la folta chioma che lo ricopre in ogni angolo del corpo, avrà l’abbronzatura zebrata? Boh.

Fabione: il vip. E’ la sua presenza che tira. Quando c’è lui si sa che lo spettacolo non mancherà. E’ un trascinatore di folle. Al Mignolini sua moglie lo usa come strillone per agguantare i clienti. Che fiato che aveva oggi. Altro che doppia, a lui bastava la guarnitura da cronometro col rapporto fisso.

Massimo: l’unico tasso che non troverete morto sul ciglio della strada, anche perché sale ogni asperità con l’agilità d’un capriolo e quando è in discesa mi sussurra all’orecchio di mollare i freni. E allora io è lì che ci do di brutto e mi inchiodo come un pezzo di legno.

Gabriele: ancora non ho troppa confidenza col nostro compare ma occhio, oggi ha barato sul finale, si è risparmiato un discesone che il mio polar classifica XXX e una salita che il mio polar mi dice “Questa fattela a piedi che è meglio”. Lui ha preferito la violazione di domicilio tagliando per il prato di un caseggiato.

Carletto l’avvocato: la scorsa volta sparò tutte le cartucce nei primi dieci chilometri, dicesi “Piasciare di fuori”. E non lasciò nulla per quei momenti dove la sua esperienza di biker si mostra al meglio: la discesa. Oggi la lucidità non gli è mancata. Ha affrontato delle pendenze negative sverniciando tutti e meritandosi le congratulazioni di Fabione, che affiancandosi mi ha rivolto tale esclamazione “Accidenti, bomba l’avvocato in discesa”. Ma come ogni uomo del foro che si rispetti quando eravamo solo a metà della fatica, ne ha sparata una delle sue “Ragazzi, io vi saluto che sennò faccio tardi, mi aspettano”. Eheh…voi ci credete? Beh, forse qualcuno lo aspettava, o meglio qualcosa, la pasta al forno!

Roberto: per essere una settimana che non ripiglia fiato, e per non parlare di quello che gli è toccato affrontare ieri, posso ben dire che in questi ultimi due mesi di caldo ha recuperato tutto il tempo che il tanto lavoro e le poche ore di luce lo hanno limitato nel periodo invernale. E poi è incredibilmente generoso: sempre pronto a sfidare o a rispondere agli attacchi di Fabio. Ma anche tanto paziente da aspettare chi sta un po’ più indietro e riunire il gruppo. Gli elogi più meritati sono per le sue doti da tuffatore provetto: oggi è riuscito a sprofondare nell’unico specchio d’acqua che abbiamo incontrato, uscendone tutto bello marrone come quelli che fanno i fanghi a fontecchio. Ancora più intelligentemente ci è rimasto nel fango aspettando che immortalassi il momento col mio obiettivo: lo scoop prima di tutto. Stiamo aspettando che ci confermino il Poulitzer. Però, mica male considerando che ieri durante quella bella uscita trascorsa passeggiando dentro un roveto per mezz’ora, dove lui faceva da apripista e io dietro, ha gambe e stinchi conciati come quelle tipe malate di autolesionismo. Ancora toglie le spine che spuntano qua e là.

E infine IO: io nella persona di me stessa non posso che complimentarmi con me medesima in qualità di sottoscritta. Sono quindici giorni che non tolgo il posteriore dalla bici, e devo ammettere che ho le gambine un po’ stanche, pure il cuore chiede un attimo di pausa, ma è più forte di me. Sovente il pomeriggio Robi mi tenta proponendomi qualche sopralluogo per monti sconosciuti con l’ausilio del piccolo grande Garmin. Solo che l’ausilio viene meno quando ci dobbiamo mettere a smacchiare. Quando non ci pensa lui ad invogliarmi magari mi chiama cristian e allora via su strada. Se non chiama nessuno infilo le cuffie e parto All By Myself, tutta sola, come cantava Celine Dion… insomma ogni scusa è buona per non fermarsi mai. Se non crepo prima, giuro che la mia idea fissa è di mettere un po’ di pepe al culo a qualcuno di mia conoscenza. Per la settimana che viene però sarà utile tirare i reni in barca, il rally di domenica prossima, se come lo scorso anno godrà dei 40 gradi all’ombra, ci spremerà come limoni!

3 commenti:

Permaz ha detto...

Remi in barca? Guarda che domani pomeriggio si torna a provare il rally, tutto!

Azazhel1984 ha detto...

davvero? bene, io facevo tanto per dire, ma oggi mi riposo, vado a fare il bagno al sasso tutta sola! relax, forse però ci vado in bici

Permaz ha detto...

Al Sasso in bici? Come minimo ti ingarelli per strada con le gemelle Gildoni!