lunedì 7 settembre 2009

COME AMMAZZARE LA NOIA PARTE PRIMA


Carissimi fan, ciclisti e meno ciclisti, ho preferito farmi desiderare in questi giorni, lasciandovi a digiuno di goduriosi racconti di vita umana e sportiva per due semplici motivi. Il primo è che mi riusciva molto difficile parlarvi della gara di Bevagna senza poter ricamare sopra al fatto che ha caratterizzato la gara: il nostro altissimo e potentissimo presidente Antonello che è venuto a correre una gara in bici, senza la bici! E visti i risvolti a cui può portare prendersela con un premier (caso Boffo docet), ho pensato bene di sorvolare. Anche se mi dicono che il nostro cavaliere ormai da giorni ironizzi sul fatto.

Altro sacrosanto motivo per cui il blog è rimasto a secco è per mancanza di spunti originali e divertenti. Proprio a tal proposito ho pensato di creare qualche succulenta occasione per regalarvi qualche attimo di ilarità. Peccato che ci sia riuscita a botta sicura e capirete il perchè continuando nella lettura.

Come molti sapranno mio fratello ha trascorso l'intera estate allenandosi in mtb ma sfuggendo con elegante maestria ad ogni occasione agonistica, fiondandosi ogni weekend al mare, Il tutto scroccando il posto in campeggio riservato dai suoceri. Ieri ho avuto la brillante idea, vista la mancanza di gare nei dintorni, di passare una bella giornata in sua compagnia. Approfittando così di conoscere le strade che disegnano le colline in provincia di Pesaro-Urbino e nel contempo di godere un pò di mare e perchè no un pò di pesce. Con la bici in auto raggiungo Roberto che alloggia al Camping Fano. Ovviamente, grazie al mio gps integrato nella scatola cranica, sono capace di girare a vuoto circa 25 minuti, fin quando non mi attende lui a bordo strada. E così partiamo entrambi in bici per una bella mattinata che ovviamente fa un freddo cane...per una volta che riesco ad andare al mare. I percorsi sono veramente nervosi, faccio tanta fatica, è uno scatto continuo, che se ci viene l'avvocato Carletto ci schianta per come prende di petto lui le cose. Invece io preferisco lasciar mezza ruota dietro a Robi, anche perchè meglio non posso fare su strada e poi questo è il suo pane con quelle cosce da velocista che si ritrova. Nel frattempo sento il nostro Maurone che essendo nelle vicinanze mi invita a pranzo. Non potrei mai rifiutare. Oltre a qualche scatto fotografico da normale cicloturista, qualche coglionata dovremo pur combinarla. Così entriamo con la bici dentro la spiaggia e inziamo a pedalare sulla battigia. Diamo spettacolo. Robi si supera: casca per terra, peccato lo vedano in pochi. Sconsiglio ai più curiosi tale pratica. La sabbia non fa bene nè ai pattini nè alla catena. Ancora scricchiola tutto quanto. Per non parlare della sabbia dentro gli scarpini. Posate le bici ci facciamo un bel bagno in mare, poi doccia e pronta per il pranzo con Mauro. MA L'AVVENTURA CONTINUA!!!


2 commenti:

Permaz ha detto...

Speriamo non legga queste tue ultime righe chi cura la manutenzione dei tuoi mezzi, altrimenti avrai una bella strigliata di capelli!!!

Azazhel1984 ha detto...

non è che io e il mio meccanico ci dilunghiamo in grandi conversazioni, e spero non si presenti l'occasione per eventuali strapazzate, non sarebbe decisamente il caso.