lunedì 14 settembre 2009

TRASFERTA SOFFERTA... MA DIVERTENTE


Con il mio trabiccolo a quattro ruote incidentato, una febbre continua che dura da circa sei giorni e mi ricorda che il buon vecchio Crohn che di cognome fa morbo forse sta tornando alla carica, aggiungendo poi che tutto il bikeland è a correre a Moena, io non mi perdo d'animo. In un modo o nell'altro a Montefranco bisogna andarci. Come mi disse lo scorso anno il saggio Andreani, la maglia del primato va onorata, e allora avevo il coccige schiantato. Mica ci facciamo affossare da cose di poco conto?!
Macchina in prestito: la Ka della nonna. Una macchinina viola che per infilarci una bicicletta ci vuole uno studio trigonometrico e un'ottimizzazione degli spazi del tipo che poi in auto non ti ci entra neppure lo scontrino dell'autogrill. Aggiungiamo poi che alla nonna questa auto parte una mattina si e cento no... Ci vuol coraggio. Ci vuole anche un chiaro ed esauriente itinerario viste le mie scarse doti di orientamento. La guida michelin in questo è una mia fedele amica e mi porto appresso circa 7 pagine, andata e ritorno, di stampe a colori con mappe, indicazioni e rappresentazioni grafiche di ogni inezia, segna pure i cani che attraversano. Bisogna pure tener conto delle problematiche del caso, di una settimana trascorsa ad allenarsi poco e a frequentare molto il bagno. A tal proposito il buon vecchio rotolo, insegnamento offertomi da Mauro, è il fedele compagno di viaggio di ogni ciclista. E mi torna utile in una duplice occasione. Non è che non voglia fermarmi nei bar a farla, anche se devo dire che l'aria aperta è molto più stimolante, solo che ogni volta che vai in un locale pubblico per poter usufruire del water devi per forza sorbirti un caffè o comprare le gomme. Il caffè non potevo vederlo manco in cartolina tanto ero imbarazzata, figurarsi le gomme. E poi in verità, passato Foligno, per Montefranco è tutto curve. Trovatelo voi un bar. Al contrario di boschi e radure ne ho scovate e lì potrete ritrovare il mio dna. E' stata azzeccata pure la scelta degli indumenti da portare. Son 10 giorni che ci promettono un'acqua e un freddo in quel di terni. Allora ho portato tutto il guardaroba invernale. C'era un sole che scioglieva! Meglio così. Arrivo, non sbaglio neppure strada e non colpisco neppure un palo della luce. Ritrovo Barbara che è dalla famosa 24 ore che non rivedo. Poi scappo a riscaldarmi con noemi, solo che ci perdiamo in chiacchiere e pettegolezzi e ci dimentichiamo che è ora di andare in griglia. Una pedalata affannata per arrivare in tempo.


Poi si parte. E son dolori. Non è proprio il caso di farsi venire qualche malanno proprio in occasione di questa gara, la peggio per me, insieme a quella di Miranda. Troppo tecnica. Non riesco a guadagnare abbastanza in salita. Noemi mi passa subito in discesa e mi fulmina. Non è giusto però. Lei sta con un Cellini. Va a capire tu che testa che gli faranno tutto il giorno, sai a che training la sottoporrà il suo uomo. Il mio ha un'azienda agricola, al massimo mi insegna come si salano i prosciutti. Eheh... a me i prosciutti però li danno già salati.
Adesso rido, in gara ho riso poco, ad un certo punto c'avevo i coriandoli al posto del cervello, tra tutte quelle discese sassose che la bici mi zompava di qua e di là. Nell'ultima discesa c'erano pure due rotwailer che scorrazzavano sul prato. Ho sperato tanto che noemi avesse la fobia dei cani. In realtà noemi era al ristoro finale dopo il traguardo. E se dio vuole ci arrivo pure io. Urge flebo ma dissimulo forza e spirito. E poi anche se perdere rode sempre e comunque, ha vinto Noemi e va festeggiata. Perchè ha vinto con stile. Lo scorso anno quando arrivai prima a Sangemini mi si avvicinò e mi disse "La prima vera vittoria deve essere bellissima". E aveva ragione. Le ho detto le stesse parole, però lei è molto meno competitiva di tutti noi e credo di poter dire che sia veramente sincera nella sua modestia. Proprio per questo parlare di qualche mio malanno è fuori luogo: lei qui avrebbe vinto comunque, è pane per i suoi denti.


E mentre penso a tutte queste cavolate pseudo-filosofiche arriva Marco Cellini. Ormai ce l'ho impressa in testa da sempre quella foto di lui sotto l'arco che trionfa con le braccia alzate. Montefranco è casa sua dice lui e ha ragione. Ha spolverato Alberati. Non aggiungo altro.
Intanto Barbara al ristoro finale si impanzanisce di cocomero "passato", o come si dice da me "ancotto", e poco dopo inizia a dolerle la pancia.

Le Docce son gelide. Barbara è chiusa in bagno e da qualche parte del suo corpo cerca di espellere il cocomero della passione. La consegna delle maglie non è che sia troppo esaltante: già l'umore non è alle stelle, ci si mette Tasso con telecamera alla mano a sfottermi mentre dò la mano al famoso organizzatore col bocchino. Non riesco bene a comprenderne il motivo, ma sono giunta alla conclusione che il nostro cameraman di fiducia proprio non mi digerisce. Sarà per quella vecchia foto a torso nudo che pubblicai tempo addietro.
Scena stupenda quella del podio di MArco, con Noemi che corre per fargli uno scatto da antologia...problema! Tiene la fotocamera al contrario (vedi foto).

E poi si ritorna a casa. Davanti al pc guardo le classifiche, in matematica avevo tre e mi tocca fare i conti a mano e con calma per rendermi conto finalmente che se la suddetta materia non è un'opinione, questo Challenge dovrei averlo vinto. Anche se non vorrei vendere la pelle dell'orso prima di averlo non solo ucciso, ma sgozzato, scuoiato e cotto allo spiedo!

6 commenti:

Anonimo ha detto...

uhmmmm ma la Noemi... si è dimenticata la macchinetta a montefranco?
ho letto con interesse..... cercavo spunti per il commento alla trasmissione..... trovati....
il Tasso Rubbone

Anonimo ha detto...

volevo ringraziare pubblicamente Noemi per aver messo circa 20 cmq della mia spala sinistra nella foto.
Tommaso

Anonimo ha detto...

Leggendo questo articolo non ho fatto altro che commuovermi per il tuo modo di aprezzarmi senza dimenticare un mio gesto ed una mia virgola, e le risate per le battute soprattutto sulle mie scemenze...Tommy sei forte!
Eh si caro Tasso, è proprio così!
Evidentemente con la mia prima vittoria mi si è sconnesso il cervello...ora la vera fatica è che dovrei ammettere al mio Cellini che sono proprio un "Tonno"! :D

Permaz ha detto...

Ok, questo Challenge lo hai vinto! Vogliamo mettere ancora più sale alla prossima stagione? Perchè non lo corri con una full da free-ride di una taglia più grande? Non sarebbe una novità!

Anonimo ha detto...

per la foto al contrario...NO COMMENT!!! Alessio Cellini :-)

Azazhel1984 ha detto...

caro permaz, visti gli ultimi esborsi, tra bici nuova e auto spiaccicata, penso che affronterò il challenge 2010 con qualsiasi cosa a due ruote che ho sulle chiappe. certo è che se trovo lavoro, la bici da bitume nuova me la faccio! ma con le full ho chiuso, tu lo sai bene il perchè. Ale, tu che sei dottore, curala questa noemi, che neppure il verso di una fotocamera becca!