lunedì 8 novembre 2010

BE THE CHILDREN OF THE FILTHY

...il bello di questi post è che il lunedì mi fanno impennare gli ascolti!!! Le statistiche salgono vette incredibili!

Come è andata ieri a Nocera? Tutto bene alla gara?

Eh…domanda inevitabile quando torni a casa o ti telefonano per uscire la sera. Se la domanda è scontata la risposta lo è molto meno. E ancor meno scontato è il fatto che essa non riguardi affatto la prestazione per quanto eccellente o scadente possa essere stata. Quando il quesito pare più ostico che riuscire a bilanciare una reazione chimica si risponde così “Meglio stendere un Linoleum pietoso!”. Non un velo, poiché troppo fragile, meglio del resistente Linoleum, fidatevi! Meglio non aggiungere parole inutili poiché si potrebbe venir tacciati in maniera più o meno plateale di esser polemici. Eppure la polemica è palese se si esprime un giudizio. Non se si descrivono i fatti. Se poi qualcuno si infervora è perché le conclusioni le ha tratte autonomamente. Ovviamente tra esporre i fatti o evitarlo, nel secondo caso ci si infogna molto meno. Ma dato che sono alta poco più di un puffo e ho le mani piccole, risulta difficile e scomodo nascondersi dietro un dito. Su di un fatto voglio esser polemica al mille per mille e iniziare da un concetto che ieri ho introiettato e fatto mio per sempre. Intitoleremo la questione BE THE CHILDREN OF THE FILTHY!!!..per essere internazionali il più possibile e stancare i lettori meno interessati. Ma che se arriveranno fin qui scopriranno che intendo solo mondializzare lo stato della categoria donne durante la premiazione di ieri: ESSERE I FIGLI (o FIGLIE) DELLA SCHIFOSA. Tre coppette avanzate del minicross, una a lei, una a te e una a me! Poi alle categorie master, lonze, olio, vino e salami. Questa era la polemica.


Passiamo ai fatti, scevri da qualsiasi giudizio:

-percorso: un chilometro e due. Gli elite hanno fatto 18giri. Altro che Valentino Rossi

-donati è stato nuovamente battuto da capotosti (il ternano non molla più la presa)

-palanca che a metà della prima manche scompare per magia, ma tranquilli, torna per la seconda

-forzini che ripulisce la scarpata prima della gara. Vorrebbe risparmiare i soldi del tubolare

-gente di varia caratura che prima della partenza toglie lattine e vetri dal tracciato

-l’ambulanza finisce il ghiaccio

-vecchietta e ometto su sedia a rotelle che rischiano di esser caricati dai pavoni twins

Questi son solo alcuni fatti, nessun commento, per i commenti c’è la parte sottostante. Altra questione sono i regolamenti di federazione. In gara non si beve e i cambi si fanno ai box. Son d’accordo, ma ad un patto: rispettiamo prima di ogni cosa le principali norme del vivere civile, assicuriamoci che le cose siano cristalline per tutti, allora sì che applicare il regolamento a regola d’arte ha un senso.

Il tutto per esplicitare semplicemente che tra il dire le cose chiare per come sono, o riferirle con un fitto passaparola sottovoce per paura di non so cosa, è mia personale opinione che sia preferibile optare per la prima ipotesi.

2 commenti:

Permaz ha detto...

E basta con questo regolamento! Siete sempre a fiscalizzare. Il ciclismo va vissuto alla giornata: oggi vinco io e prendo i punti, domani vince lui e prendi i punti tu, poi all'ultimo una mano di briscola e ci si gioca la maglia! Chi vince prende un premio, caratterizzato sessualmente però!

Azazhel1984 ha detto...

nuovo comunicato su umbria ciclismo: l'ultima prova del master cross la mandiamo a briscola e tressette!