mercoledì 25 novembre 2009

TRASFERA A MODENA: giorno 2...scusate il ritardo!



La notte è filata liscia, senza incubi e senza nessun Mauro che in versione notturna facesse qualche agguato alla mia singola con letto matrimoniale. A far colazione giù in sala oltre a noi tre ciclisti scalcagnati ci sono ciurme di allievi e juniores che mangiano neanche fossero usciti da auschwitz un'ora prima. La colazione in albergo come di consuetudine mi ricorda un pò la stessa cosa che succede quando vai a fare le analisi del sangue: uno deve "magnà" per forza. Magari trovi gente che nella propria vita non fa colazione neppure a pagarla, però quel giorno si spazzola mezzo pranzo matrimoniale solo perchè gli hanno tolto una minuscola boccetta di sangue. In albergo uguale, c'è il buffet, la colazione è compresa e allora devi magnà come uno sfondo.
Io non ho di questi crucci visto che se mangio pesante o meno poco importa visto che correrò alle 13.15 del giorno e non alle nove e mezza come i miei compari. A me in realtà spetta la pasta al forno piuttosto che la brioche. Ma dato che non sono l'ultima arrivata mi premunisco e nascondo nelle tasche cinque biscotti e una marmellatina per il pre-gara.
Maurino ancora ci rinfaccia la passeggiata serale che gli ha sgonfiato le gambe. Per natale gli regaliamo i tip-top. Maurone parla solo di montare il gazebo, fare la cacca e più che altro è in ansia per Matteo. In effetti Vigna è così dedito all'altrui persona che si emoziona per gli altri, egli ha l'ansia da prestazione, ma non della sua. Forse perchè riguardo alla sua ha solo certezze. Il capitano, accompagnato da una fidanzata che definire paziente sarebbe irrisorio, è in fase di raccoglimento e quindi di poche parole, ma che in generale sia un chiacchierone non possiamo dirlo. Si attendono ancora notizie della coppia presidenziale Antonello e Francesca che devono raggiungerci dopo una nottata di follie trascorsa nei pressi di Cesena.
Il campo gara brulica di facce note e meno note, del resto siamo sempre quelli. Di una cosa mi stupisco: qua le donne sono ancora più triste che da noi. Un paio di ragazzine ma con due cosce che pesano quanto me tutta intera mi si avventano "Ehi, ma tu quanti anni hai? Sei in categoria con noi? Corri con noi?". Vi giuro che sembravano due bulle e ho quasi avuto paura. Ho abbassato la testa e ho risposto che no, correvo più tardi. Comincio a pensare che era meglio restare a casa.
Tra una cosa e un'altra finalmente i miei uomini prendono il via e udite udite la coppia presidenziale giunge presso di noi senza intoppi. Lo start è da incorniciare: Matteo vola. Folcarelli beh, lui ha i razzi a propulsione ionica dietro la schiena e va e fa gara per conto suo. Supervigna, nonostante il suo pessimismo pre-gara, è come un disel, sempre una garanzia! Il Cozzarino inceve è vittima di un agguato alla sua persona. Dimostrando a tutti noi che la Salvina ha ragione, teniamoci i giudici umbri che poi pure quelli nazionali qualche birichinata la combinano. Il giudiche che tiene la fettuccia, al via, sollevandola, la infila nell'occhio di MAurino, intralciandolo, facnedolo cascare e costringendolo a far risalire la catena e rincorrere gli avversari. A volte l'assassinio dovrebbe esser legalizzato. Mentre la gara va avanti ai box, a custodire miliardi in biciclette ci siamo io, Chiara e Francesca che tutto facciamo tranne che pensare alla gara altrui. Parliamo di come son vestiti gli atleti, dei colori delle divise, di lavoro, di scarpe, di locali e prendiamo in giro Antonello che pare un centometrista scattando da un lato all'altro del tracciato per incitare Matteo. Il capitano arriva secondo assoluto sotto gli occhi del ct Scotti. Mauro è terzo e fa le chiappe a strisce pure ad alcuni della categoria inferiore. Cozzari arriva sesto nonostante la bega iniziale e non uccide neppure un giudice: la considero una vittoria. Bene, ora bisogna solo aspettare altre tre ore e anche più, prima che la sottoscritta faccia la sua gara. Ma il tempo a volte vola anche se in realtà domenica scorsa non è volato, anzi non passava un attimo, solo che ormai son passati tre giorni e per fortuna un pò di quel nervoso l'ho dimenticato e allora arrivo subito al dunque. I due Mauri mi mettono a punto la bici, la cui manutenzione, grazie alle mie avanzate doti di meccanico, è sempre al top. E via in griglia tra le elite che manco ti guardano ( e fanno bene perchè già c'hanno da fare tra di loro...).
Quelle più piccole invece si guardano tra di loro e momenti si caverebbero gli occhi a vicenda tanto che se diamo loro un coltello per una bisogna chiamare direttamente le pompe funebri. Io cerco di stemperare i toni con le mie colleghe, molte delle quali conosco o di persona perchè mi hanno fatto penare in altre gare e non me le scordo, o per fama, il che significa che andrà come nel primo caso. Insomma mi par d'essere dal dentista: prima caviamo sto dente e prima finisce l'agonia. Partenza. Vado e vado bene. Mantengo la quinta posizione per quasi tutta la gara, tenendo dietro due della stessa squadra che nei drittoni mi fanno un pò penare perchè si tirano a vicenda. Mi convinco che forse son pure più stanche di me. In realtà poi, all'ultimo giro, la quarta, sempre della stessa squadra, si fa raggiungere da me, seguita dalla sua collega che riesce a portarsi alla ruota e mi frega la quinta posizione. Ce la metto tutta, ma ormai la parte fessa l'ho fatta e ci rimango come una cogliona. Oltre a questo son soddisfatta visto che idiozie nell'interpretare il percorso non le ho commesse, con un filo di salita in più potevo far ancora meglio.
Il resto è una doccia con mauro al di là della porta che mi aspetta guardando linea verde. Poi si va a vedere i professionisti che corrono, ma quelli non son normali, paiono macchine e via verso casa.

3 commenti:

Permaz ha detto...

Complimenti per la prestazione e per l'articolo, non ti sto più dietro su nessun fronte. L'unica mia perplessità riguarda la bellissima foto che ti hanno scattato... Ma sei tu che sbagliavi la traiettoria o tutti gli altri 200 atleti hanno fatto il solco sul punto sbagliato???

Fra ha detto...

Ma no... macchè!

Se guardi bene stava andando in derapataaaaaaaaa...

E poi la logica vuole che sia meglio pasare sul bordo non usurato dai mille maschioni del turno prima... giusto?

Azazhel1984 ha detto...

mauro ha sempre una parola buona per me! cmq l'unica cosa che facevo giusta erano le traiettorie! era il resto che parevo handicappata!