sabato 3 maggio 2008

CICLISTI D'ACQUA DOLCE


In odore di Marathon, i soliti volponi sono andati a marcare il territorio da quei ciclisti di lago che il 18 maggio dovranno guardarsi molto bene le spalle.

Matteo giovedì scorso doveva avere una gran voglia di prosciutto, e lui quello che doveva fare l’ha fatto. Del resto, quello che fa sempre, vincere. Peccato che l’organizzazione del “Circuito del Castello”, sappia a malapena contare fino a dieci. Al momento della sua premiazione avevano finito il salume d’onore e gli hanno fatto un Pagherò. In pratica, io ho vinto un capocollo, lui un fogliettino di carta. Un grazie doveroso al mio capitano per aver dato una bella spolverata a quel simpatico corridore che dopo il suo passaggio, nell’inseguirlo, non so per quale motivo, forse perché cercavo di fare da tappo…e mi veniva bene, mi ha preso a gomitate. Ho rischiato rovi e spine, ma grazie alla mia innata agilità e disinvoltura in bici, tutto è andato bene. Un tipo di gara questa che proprio non digerisco, non c’è il tempo di pensare a nulla, “hai da creppà e basta”. Io amo nei lunghi percorsi, dove c’è solo da pedalare duro, ripensare al ritornello di qualche canzone, oppure a come si chiama quell’attore là, o che cosa ti ricorda quel certo odore che senti…tutte cose così che credo capitino a molti di noi. L’ultima lunga salita che ho fatto non riuscivo a ricordarmi la seconda strofa della sigla di Candy Candy, e il cruccio mi ha tenuto compagnia per tutta la faticata.

Roberto, dopo due anni consecutivi, durante i quali dopo una ripida discesa, imboccando una curva a gomito finiva nella scarpata tra le spine, può dirsi felice e soddisfatto. Neppure un graffio. E in più, la sua performance lo ha spedito nel limbo dei vincenti, assieme a Fabione: entrambi al terzo posto della classifica generale xcounty regionale. Io sono prima, con una baracca di punti, tanto che la prossima gara la posso fare anche stravaccata sul divano di casa. Il pensiero di Alessandro riguardo alla manifestazione in questione è ben esposto nel video, non ci sentiamo di aggiungere altro.
Alessio, che ha riscosso grandi consensi da parte di mia madre, nel senso che come tutti noi ha gli occhi pure lei e ha detto che è proprio un bel ragazzo, ha corso in maniera superlativa come sempre. Mia madre di bici non ne capisce niente e quindi si è limitata ai giudizi che le competono, ciò che non le compete è guidare la mia auto. Appena rimesse le chiappe sul sedile, facendo manovra ha centrato l’unico albero che c’era. Da come si è lamentata pare che secondo lei prima non ci fosse, e che lo abbiano piantato lì nel frattempo. Per quanto concerne la frizione…è da cambiare.


Il mio karma non mi vuole bene in questo periodo: mi sta punendo per aver conrnificato matteo sull’argomento scarpe. Il cricchetto di una scarpa non tiene più, deve avere un difetto di fabbrica, così durante la gara, l’altro giorno, quando scendevo dalla bici, il collo del piede faceva forza anteriormente e mi si allargava tutta la calzata. Risultato: mi si scalcagnava la scarpa, come ai vecchi. Domani a Gualdo, per non sregolare tutto, tacchette e pedali, dovrò correre con un giro di nastro gommato alla scarpa. Boccone amaro da mandar giù! La maglietta ha riscosso consensi: già sono arrivati tre ordini. Di cui uno ieri, mentre ero in bici: era Antonello! Da quando mi conosce sta prendendo tutti i miei vizi e vezzi. Lui non sa che tre mesi fa mi sono pure fatta fare, da un giapponese, una pergamena con su dipinto il mio nome in lingua nipponica.

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