Sappiate miei fedeli lettori che il nostro negozio di fiducia, covo importante e fondamentale per tutti i ciclisti dell'alta valle del tevere è in mano a due sconsiderati signori che stanno mettendo a repentaglio il duro lavoro di anni operato da Matteo&Matteo. I titolari hanno dovuto lasciare il proprio gioiellino nelle mani dei rispettivi padri per recarsi in Spagna. Divertimento e bagordi direte voi!? No! Lavoro: si stanno documentando su come farci spendere meglio i soldi e noi ne siamo ben lieti. Ma mentre Valencia ospita le punte di diamante del team Bikeland, a migliaia di chilometri ci sono due simpatici signori che ormai da venerdì pomeriggio bisticciano tra di loro, discutono con la cassa perchè si ostina a stampare scontrini da zero euro e intrattengono clienti che son diventati più spettatori che compratori. Vi descrivo la scena che mi son trovata davanti lo scorso venerdì quando tornavo per ritirare la mia ruota. Il negozio era semideserto: erano tutti a prendere il caffè al bar, alchè mi sono unita e ho finito per scroccarlo ad un gentile signore che neppure conosco ma che si è dimostrato davvero galante. Poi tutta la ciurma, con i due simpatici commessi compresi, siamo tornati dentro il negozio. Mi danno la mia ruota. Fin qui tutto ok. Domando "Ma cosa aveva?" Risposta "Ora va bene". Ammetto di essere rimasta perplessa: invece andava bene (grazie Matteo, oggi in gara era tutto ok). Poi mi prendo una bella saccocciata di integratori, mio fratello mi aveva ordinato di acquistare un pò di droga. Alleluja alleluja finalmente sulle scatole dei vari prodotti ci sono i prezzi: Matteo ha dovuto metterli altrimenti i due simpatici padri di famiglia avrebbero dovuto dedicare troppa fatica nel consultare il listino prezzi sul pc. Alla cassa, momento memorabile. Intanto alle mie spalle si forma una folla entusiasta. Cardellini senior con grande capacità matematica fa il conto a mente e fa notare a tutti che il suo vero mestiere è l'autista, e che quindi va onorata la sua poliedricità. La folla è in fibrillazione. Accanto c'è Antonello che osserva divertito, alla mia sinistra il Poggio che sta rischiando l'asportazione della milza a causa delle risa convulse. E' tempo di scontrino. Vi faccio notare che al signore che era prima di me non sono riusciti a farne uno vero e proprio e così hanno risolto "Tieni, prendi questo qua che c'è sul bancone, non so di chi è ma va bene uguale". Ora tocca a me: io voglio il mio scontrino di 19,50 euro. In due minuti avranno provato mille combinazioni, non c'è verso. Il massimo che riusciamo ad ottenere è uno scontrino da zero euro. Chiamano Matteo "Babbo sono in aereoporto, le istruzioni te le ho scritte, seguile". Sergio remissivo legge e rilegge, per dritto e per traverso, niente scontrino, guarda il display perfino al contrario, nulla. Cardellini senior getta la spugna prima di sergio e si mette mangiare patatine fritte ragionando con sull'eventualità di tener chiuso il giorno successivo. Poi accorgendosi del fragore della folla ordina un cento biglietti alla SIAE: domani daremo spettacolo pensa, e faremo pagare! Il meglio viene quando qualcuno propone di chiedere una mano al barista di fronte "Ce l'ha pure lui la cassa magari sà come funziona". Cardellini non vuole saperne, peggio degli uomini quando gli dici di fermarsi a chiedere indicazioni. Morale? Io ho uno scontrino alquanto economico e vi consiglio di andare al bikeland: tutto a ZERO EURO. Ah dimenticavo: quando il Poggio ha consigliato di digitare il mio importo senza virgola ovvero 1950, tutti e due i nostri nuovi commessi lo hanno guardato con occhio bieco, poi il Cardella ha parlato "Ma che s'è fori? Poi quelli tornano e ci li vogliono ritrovè tutti sti soldi dentro la cassa. Chissà che gni ci mettemo, le patatine?!". Probabilmente lunedì pomeriggio, al ritorno da Valencia sarà solo per grazia divina se ritrovano almeno l'edicola e il bar in piedi, del resto...altro che Attila...
1 commento:
Sono proprio curioso di sapere se al duo di Mattei torneranno i conti di questi due giorni in cui il negozio è rimasto in balia di quei due ameni signori...
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