lunedì 8 settembre 2008

TREMINO I SUINI DI GRAGNANO: ARRIVA IL TEAM BIKELAND



L'ho provata praticamente tutta la settimana. Provare non significa molto per quanto mi concerne, visto che a Gragnano ho sempre avuto diversi problemi di orientamento...tanto per cambiare. Perfino l'uscita della superstrada sono capace di sbagliare.
Bisogna dire che negli anni precedenti il percorso non è che fosse tracciato troppo bene. Ma stavolta non volevo fare la magra figura che feci dodici mesi fa ritrovandomi tutta sola al traguardo dopo neppure un'ora di gara...dovevo aver imboccato qualche scorciatoia. Questa settimana ci ho messo il mio tempo per metabolizzare svolte e traiettorie, anche perchè il percorso è abbastanza tecnico. Risultato? Non mi sono persa, neppure per un attimo ho avuto un dubbio, peccato per le traiettorie...di quelle non ne imbrocco mezza. In più avevo il piccolo handicap posteriore: ancora soffre gli sbalzi dati da sassaie e cambi di ritmo, ma la situazione sta migliorando.
Ieri eravamo in tantissimi: c'erano pure gambe nuove, che non avevo mai conosciuto. Uno su tutti il simpaticissimo Giorgio, che mi ha fatto compagnia per i due giri. Al quale avrò pure gonfiato un pò i cosiddetti visto che ero davvero di buon umore e gli canticchiavo vicino, gli scherzavo...a lui però sarebbero toccati tre giri, non due come a me. Ci divertivamo nel tira e molla dove io lo staccavo in salita e lui mi riprendeva in discesa. C'era il nostro motocrossista tatuato che quando mi trovava davanti durante qualche tratto in pendenza negativa imprecava in tutte le lingue del mondo.
Alla partenza noi femminucce eravamo in tre. Con Paola dovevo regolare i conti dello scorso anno, quando a Lama, grazie al mio forte incitamento, resistette a ritirarsi e mi battè in volata. Dente avvelenato. Poi c'era la ex calciatrice in forza a Pasquini. Lo ammetto, avevo già preparato il gancio per il prosciutto. Ho dato più di 15 minuti a Paola, io ero contenta, i suoi compagni di squadra la prendevano per il culo. Sia chiaro, quando succedono cose simili, io non voglio lo stesso trattamento, altrimenti poi mi rifaccio su tutti voi con mezzi digitali.
Dopo aver raccapezzato una mezza doccia con bottiglia d'acqua, e goduto del nudo integrale offerto da Franceschini, ho preparato il mio virtuale gancio per il prosciutto. Al chè si avvicina Alessandro "Ti hanno premiata?" e io con saccenza rispondo "Lo vedi il prosciutto? No! E allora vuol dire che ancora devono premiare!". Consiglio mio: mai vendere la pelle dell'orso prima di averlo ucciso. Sul palco, ricevuta la busta col premio, son rimasta cinque secondi lì ferma come una deficente aspettando...convinta che mi spettase qualcosa di origine suina...poi ho realizzato e sono tornata con la coda tra le gambe. Alla fine della premiazione ne era avanzato uno sul tavolo, così, con la faccia come il C ho domandato agli organizzatori "Ma ve ne avanza uno?" e loro "Tranquilla che stasera sfetta sfetta non avanzerà niente!" Diciamo che Ale non ha infierito troppo. Chi il prosciutto se lo è meritato è Sauro. Non fa molte gare, ma è come i cellulari nokia, sono sempre i più affidabili. E lui non si smentisce mai. Credo faccia gare di tanto in tanto basandosi sulle direttive della moglie "Ehi Sauro, il prosciutto che hai vinto a Gualdo è finito, sarà ora che ti rimetti giù di buzzo buono e vinci!". E lui che fa? Veni, vidi e vici. Ieri ci ha stupito, è rimasto a festeggiare un pò con noi, di solito vince e scappa via. Un altro che è dovuto tornare a casa alla svelta è stato Carlo: dopo la bella strigliata datagli dalla moglie a causa della caduta al Rally, ora gli conviene non sgarrare, altrimenti ci pensa lei a fargli un altro bel ricamino in faccia. E' tornato alle competizioni pure il nostro geologo internazionale, inizialmente indeciso se fare tre giri o fermarsi a due. Il raggio rotto non gli ha dato molte possibilità decisionali. Sta di fatto che il lavoro intenso e un allenamento meno serrato non lo hanno penalizzato troppo: se la cava ancora alla grande. Bravo Marchino.
Poi c'è un'altra storia da raccontare, quella di due che se la intendevano bene, sia al lavoro che nei rapporti interpersonali. Due simpatici amichetti che da ieri non lo sono più. Roberto e Alessandro. Dove uno avrebbe voluto allentare un attimo la corda arrivava l'altro che spingeva a tutta, quello più votato all'agonismo era il solito Roberto. Ma alla fine se l'è voluta. Ale lo passa gli guarda torvo e gli fa "Da oggi tu non sei più amico mio". E lo anticipa di trenta secondi al traguardo. I due però non se la sono cavata male al di là del risultato se teniamo conto che la preparazione sportiva osservata il giorno prima è consistita in un pranzo di matrimonio di circa cinque ore con fritto annesso.
Da antologia il tifo del Postino a Paceschi: "VAI RADIOLOGO!".
E tanto per chiudere il discorso ieri la gara l'abbiamo praticamente fatta nostra: Sauro primo assoluto, terzo matteo e quarto Alessio. Mauro, Massimo ed io primi di categoria.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Vedo con gioia che il mio posteriore ha colpito,!!!,e comunue complimenti x la caricatura e la prova di gragnano......alle prossime,sto valutando di tornare tra i biker
DIego

Azazhel1984 ha detto...

complimenti anche a te. soprattutto visto che NON CI VAI MAI! devi riportarci a fare un giro su quel sentierino al termine dell'universo che poi attraversa quella pinetina con un paio di rametti!

Permaz ha detto...

Certo che sono proprio uguali! Chissà cos'avrebbe combinato il mitico Fausto in quel di Gragnano! Già m'immagino la telecronaca:"Un uomo solo al comando...ha una Bianchi...no mi sbaglio, una Full Dynamix!"