martedì 7 ottobre 2008

GEMELLAGGIO: BIKELAND E PICCHIO VERDE

PREFAZIONE:
Ieri raduno inter-regionale: la creme de la creme del team Bikeland si fonde col gruppo di Apecchio simpaticamente denominato Picchio Verde. Per tutta l'estate ho sentito nominare questa squadra, soprattutto dai regolari messaggi inviati da Mauro che ci invitava ad uscire con, parole sue, "i nostri amici del picchio verde". Ogni volta, per un motivo o per un altro ho declinato l'invito, ma lo ammetto, ero proprio curiosa di conoscere i nostri amici del picchio verde. Chissà se loro sono sedicenti amici del Bikeland. Così, per appurare se questo sentimento di reciproca amicizia fosse fondato, stamattina la pedalata interraziale non volevo perdermela. Quale occasione più ghiotta se non l'apertura delle cantine ad Apecchio? Sinceramente io non ne ho goduto, poichè al pranzo non son rimasta e di tartufi e funghi a casa ne ho solo surgelati e me magno quelli. Spero che chi si è seduto a tavola ne abbia mangiati in conto mio e povero lui, visto che per tenersi in forma dalle mie parti bisogna lesinare pure con l'olio nell'insalata. Mi dispiace anche per Mauro le cui doti di sommelier oggi erano sprecate dato che il vino in tavola se non l'hanno acquistato all'eurospin poco ne manca. Certamente quello delle cantine non è, visto che l'hanno finito la sera precedente tutti i castelani dai 16 anni in su che tornano a casa tre giorni dopo che è finita la festa e non si ricordano neppure dove sono stati. Ma non disdegnamo troppo questa festa per vinaioli convinti: pare che grazie al supporto di Marsiglietti, nel senso che gli metteva il bicchiere in mano e gli tirava su il gomito, il nostro Matteo è tornato a far strage di cuori a destra e a manca. Come si vede che è finita la stagione di cross country: è proprio uno stakanovista, prima il dovere e poi il piacere.
La giornata ha segnato un ritorno importante: pare che dopo averlo letto sul sito Michele di Massa abbia tracciato col suo garmin la rotta dalla sardegna fino a castello e sia tornato a nuoto pur di pedalare con noi. E noi gli abbiamo fatto un sacco di festa, anzi, gli abbiamo fatto la festa: non pedalava da più di tre mesi, noi per contro ci alleniamo con più regolarità. Anche se per quanto mi riguarda i risultati potrebbere essere un pochetto più soddisfacenti, ma non è questa la sede. Tutti mi domandavano dove fosse Roberto. Per quanto egli stesso mi ha riferito pare abbia preferito riposare un pò mente e corpo dopo una settimana di lavoro massacrante, ogni giorno più di dieci ore davanti al pc sono tante. Ho provato a convincerlo, ma non ha sentito ragioni. La mia insistenza non vi confonda: non si tratta di affetto fraterno, bensì della mia assicurazione sportiva vivente: ho sempre in mente imprevisti quali rotture di catena e forature e senza la balia sono come Cristian senza la sua bandana multiuso: sguarnita. Ho combattuto cotanta paura sincerandomi dell'appoggio sicuro di tanti cavalieri pronti a sopportarmi. Ed è andata di gran lusso.

1 commento:

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)