lunedì 13 aprile 2009

KTM STORY

E' durata a lungo, ma finalmente sembra esser giunta ad un lieto fine la brutta vicenda del mio fratellino e della sua astinenza da mtb. Ormai famoso per essere il biker che ogni settimana ha sotto le chiappe una bici diversa, posso confermare che dopo aver cornificato il marchio Trek, ha rimesso la testa a posto. Il tutto non è successo in silenzio come ben saprete, e quelli della Ktm hanno beccato un cliente davvero scomodo da gabbare, uno che va a guardare pure il numero di serie del telaio per capire a che punto sono con la produzione.
L'affidabilità e la professionalità dell'azienda americana ha avuto la meglio su tutto e tutti e una fuel nuova di zecca ha messo fine alla depressione di un uomo che in questi ultimi mesi era divenuto più irascibile di me quando tutte le domeniche mi danno un capocollo.
Ci sono momenti indimenticabili, che vanno immortalati. Il nuovo arrivo del giocattolino che viene partorito dall'auto ancora tutto impacchettato è uno di questi.


Era proprio messo male, guardate che occhi da psicopatico. Comunque devo ammettere che è sempre stato un amante dei giochi in scatola. Però frenate i vostri impulsi, questo Lego dal Maestro non lo vendono, anche se i prezzi di quel negozio son quelli.


Ecco il giocattolino che esce dalla scatola, tutto mezzo smontato e legato come un salame. Se mi danno una bici così mi metto a piangere e cambio sport. Vado a correre a piedi che se devo dirla tutta anche gli incroci dei lacci mi mettono pensiero. Roberto era in brodo di giuggiole.

Poi scopro che insieme alla bici gli hanno mandato pure un tecnico di fiducia. A guardar la giacca che porta pare sia una dei nostri. Che servizio che offre il marchio Trek. Ed ecco la bici in piedi. Direte voi "Ma non ha finito di scartarla", che è la stessa cosa che gli ho detto io. Non ci crederete ma ha tolto l'ultimo lembo di carta anti-urto, un minuto prima di uscire a farci il primo allenamento.

A questo punto possiamo considerare definitivo il divorzio tra Roberto e Ktm. A meno che il prossimo anno non gli venga voglia di tornare alla vecchia passione per il motocross, malattia che lo colpì durante l'adolescenza e che gli costò un ginocchio. In quegli anni ricordo che possedeva per l'appunto una bellissima Ktm. Un vero peccato non possedere del materiale per documentare.

1 commento:

Permaz ha detto...

Devo dire che la croni-storia che hai fatto è piuttosto accurata, ma mi sento in dovere di puntualizzare alcune cose. Il tecnico inviato da Trek non era addetto al montaggio della bici, ma a far scoppiare tutte le bolle dell'imballaggio in modo da ridurre lo spazio occupato nel cestino. Discorso ginocchio: il ginocchio è stato sfasciato non con la Ktm, ma con un Piaggio Sì con il quale facevo gli stessi salti che con la Ktm!