sabato 27 dicembre 2008

LE FESTE A MODO NOSTRO

Finalmente ci prendiamo un pò di tempo per noi visto che è molto tempo che non ci raccontiamo qualcosa. Ma potrete capirmi miei atletici lettori che a differenza di Philip Dick sognate pecore in carbonio piuttosto che elettriche. I giorni di festa, appena trascorsi andavano dedicati ad una sola attività, che non è quella di restare in famiglia e scambiarsi doni e affetto. Quando ci sono ore libere c'è una sola cosa da fare: andare in bici. Poi verrà il momento del bilancio: se avete fatto i bravi babbo natale vi porterà una Sid Race nuova di zecca. Anzi, a dirla tutta, non solo babbo natale non ci ha messo uno spicciolo, ma neppure le renne ha scomodato per portarmela visto che me la sono comperata da me. Poi Roberto ha investito in una quota azionaria del mio nuovo nokia, visto che il vecchio iniziava a soffrire di una strana malattia comunemente detta "Breccole di dentro", nel senso che mi ci è entrata la terra mentre andavo in mtb. Un altro autoregalo davvero utile è stato il check-up alla bici da ciclocross, mezzo che vi sconsiglio di acquistare, poichè finisce per costarvi tra manutenzione e tutto, più di quelle aitanti polacche che danzano nei night club. Tutti questi fatti alla fin fine non riguardano il natale visto che risalgono agli inizi di dicembre, infatti ho il bel vizio di anticipare il natale come fanno nei supermercati, che espongono il panettone a partire da Ferragosto. L'unico regalo che ha dato un senso al 25 segnato di rosso sul calendario è una bellissima collezione di De Andrè donatami da un illustre ciclista ignoto.
Il vero spirito natalizio si è iniziato a sentire domenica scorsa con la PAnettonata, con Mauro che ha fatto il fenomeno percorrendo tutti i trenta chilometri con la ridley da ciclocross mentre altri 79 esseri umani erano in mtb. Con un freddo atroce e la mia ruota libera che fa più rumore delle slitte di babbo natale che tamponano i pulmini di castello che vanno a metano. Il natale è iniziato ad entrarmi nelle ossa la mattina della vigilia, durante un'uscita da antologia, come lo sono tutte del resto, in compagnia di undici ciclisti fusi di testa, capitanati da Roberto il Vetraio. Il judoka ciclista si è vantato per trenta minuti delle sue nuove gomme Gato, dell'estrema tenuta che hanno col bagnato. Poi è caduto per terrra come una noce di cocco. Alzatosi ha passato altri trenta minuti a raccontarci di quanto sia poco intelligente fidarsi delle prime impressioni e che solamente gli stolti non cambiano mai idea. Presto in vendita un paio di Gato. Il vero Vip di giornata è stato Flavio: promotore dell'uscita e grande intenditore di percorsi fuori strada, ci ha allietato con una dolce sorpresa. A metà percorso ha tirato fuori due bottigliette di spumante e fette di pandoro per tutti. In testa alla carovana, per tutto il tempo, c'è stato Carletto l'avvocato, definitivamente tornato competitivo dopo un'estate trascorsa in ritiro ad allenarsi in Texas assieme ad Armstrong. A spalleggiarlo la nuova punta di diamante del team (come direbbe Giorgio), al secolo Francesco, o meglio "Er Cipolla". Zitto zitto il Cipo la prossima stagione, se si decide a darsi alle competizioni farà piangere diversi giovanotti.
Il clou di giornata si è registrato però alle 16 in punto dello stesso giorno. Vigilia di Natale, ritrovo davanti al negozio. Tutti vestiti da Babbo Natale, con bici al seguito e pronti via. In giro per il centro cittadino a distribuir caramelle e a far casino. Ecco lo spirito della Babbo Natalata, il cui nome vi fa comprendere come ogni cosa noi ciclisti la decliniamo alla stessa maniera: Panettonata, Bringolata, Salsicciata, Sgambata...e Babbo Natalata. E' stato un festival dell'idiozia pura, con pantaloni bracaloni che si incastravano tra la guarnitura, con Mauro che offriva lecca lecca a signore e signorine quando in realtà avevamo solo caramelle alla frutta. Con gente che ci farmava per fotografarci. Con altra gente ancora che voleva farci l'elemosina...e così abbiamo scoperto come ovviare ai deficit della squadra. Poi c'era Michele che aveva una gran fretta di tornare a casa perchè, parola del Posty, doveva tirare i laccietti che fuoriuscivano dal maglioncino della Milva. Aveva una gran paura che non glieli facesse tirare più, ma il buon posty consolava e rassicurava michele continuamente. Roberto ha rischiato la vita diverse volte: il cavallo abbastanza abbondante dei pantaloni gli si incastrava alla sella. Ci mancava pure la banda in piazza a suonare trombe e tamburi. Via a girar loro intorno con le bici per infastidirli, addirittura Mauro si è messo a far la gimkana tra il corno francese, l'oboe e il basso tuba. Fabione non ha risparmiato neppure moglie e figlia: prima ha svegliato la bambina che dormiva sonni beati, solo per fare una foto con noi schizofrenici. Poi ci ha permesso di fare irruzione nel bar per brindare non sappiamo bene a cosa, ma intanto noi il brindisi lo abbiamo fatto, poi si vedrà! Dopo di che ogni ciclista a casa propria, sperando che gesù bambino faccia la sua parte. E se non la fa lui, ci pensiamo da soli: fabio si è regalato una colnago da supermercato...nel senso che se vai a fare il paragone vale quanto tutto il supermercato. Roberto si è fatto la ktm un mese fa quindi anche se spende i miliardi deve farlo in incognita altrimenti la dolce consorte potrebbe inveire. Carlo, l'uomo che riesce a trasformare un paio di occhiali in lenti a contatto, ha fatto un pò come roberto: la trek vincente di Matteo presa un paio di mesi fa. Poi ha pensato intelligentemente di regalare alla moglie un pacchetto di sedute domenicali alle terme per tutta l'estate, della stessa durata del calendario mtb. Il figlio di Giorgio, Francesco, ha ordinato un cubo di cemento da Barbetti, così quando esce con noi se lo lega al collo e possiamo uscire tutti insieme senza temere che quando arriviamo ci sia già lui che con tavola imbandita ci accoglie con un pasta party.
Matteo in quanto a regali non deve neanche aprire bocca dopo quella colnago da ciclocross che tiene tra le chiappe tutte le domeniche. Al massimo, se volete regalargli qualcosa fategli un gonfietto (e non dico pompa perchè sennò si scatenato i Vigna repressi), che in Piemonte abbiamo dovuto chiederlo ai vicini di parcheggio. A presto con nuove e più esaltanti idiozie. I giorni di festa preannunciano grandi performance da parte di tutti, molto più freschi e pronti a dare il meglio di sè!

1 commento:

Permaz ha detto...

Ma tu dimentichi di annoverare tra i tuoi regali un super calendario!