sabato 15 novembre 2008

FUORI TEMA

Mi perdonerete miei fedeli lettori, se ultimamente in questo spazio non si è parlato molto di biciclette. Due sono fondamentalemente i motivi alla base di ciò: il diluvio universale che mi costringe a strazianti sedute sui rulli e il recente impegno preso nei confronti dello Stato: portare a termine 12 mesi di servizio civile retribuito.
Per quanto concerne il discorso rulli posso dire semplicemente che io e questo dispositivo siamo compatibili quanto mia madre è il menu del lettore dvd. Insomma, proprio non ci prendiamo. Mi vesto, preparo il lettore mp3, cerco di infilarci i file audio più interessanti di questo mondo, monto la bici sul rullo, non tralasciando di infilare zeppe a destra e a manca visto che il pavimento non spiana. Poi salgo e faccio lo stesso errore di quando vado su strada: parto a tutta, manco fossi Bolt nei 100 piani. Solo che su strada non ci si annoia, fissando la porta del garage ci si strangolerebbe con la corda del cambio. Ogni secondo sembra durare un minuto, e i minuti non passano mai. Il mio record è stato 50 minuti e questo solo perchè avevo caricato l'audiolibro di Giovanni Verga. E voi direte che quello sì che sarebbe un ottimo espediente per smettere. Al contrario sono una grande fan del Verga nazionale, che non ha nulla a che fare col Vigna nazionale, anche se nell'arte di filosofeggiare se la cavano entrambi.
Sorvolando il problema pioggia che mi constringe all'allenamento indoor, non mi dispiace spendere belle parole per questa avventura iniziata da due settimane, il servizio civile che sto svlgendo alla Rondine di C. di Castello. Spesso mi troverò fianco a fianco con l'altissimo, fortissimo, grandissimo, gentilissimo, supermegapresidente galattico gran mascalzon Antonello. Che sul lavoro è tutto il contrario di come lo conoscete in squadra...e questo è un bene per il mondo tutto... un pò meno per chi ogni tanto deve prestrgli il casco, chi il tesserino, chi le scarpe, chi un braccio, chi il cervello... e vabbè!
Fin'ora ho seguito la formazione a Perugia, odiatissima città per chi frequenta l'università e fa su e giù con l'auto. L'uso estenuante della frizione porta ad un aumento della massa muscolare della gamba sinistra e una forte diminuzione della pazienza che si risolve in mattinate durante le quali diverse ore sono riservate esclusivamente allo smaltimento del nervoso! In compagnia di altri 30 coetanei provenienti da ogni parte dell'umbria, e perfino di giovani di Caserta e Brescia, ogni giorno ci toccavano circa 7 ore di chiacchiere convulse. A volte interessanti, a volte interessantissime e altre volte da voler prendere una corda e farla finita. Ovviamente la faccenda era estenuante per noi quanto per i relatori il cui fiaccamento era facilmente intuibile in quei momenti durante i quali ci costringevano a pratiche che fin dalla tenera età prescolare non ho mai comportato: fare cartelloni, fare disegni, colorare... All'inizio la situazione mi ha messo a dura prova, poi mi son detta, come faccio sempre nei momenti complessi, "Ah Romì, ti sei fatta San Gemini con neve e pioggia...si fa pure questa!". A voi vi parrà niente, per me era sì e no la terza gara in mtb e ci misi quattro giorni per togliere tutto il fango che si era insinuato in ogni interstizio possibile.
Queste lunghe giornate, tra una lettura della costituzione e una presentazione formale, tra un bel dibattito e uno sfogliare il giornale di nascosto, sono state veramente formanti. Perchè è tanto che non mi capita di conoscere così tanta gente di colpo, e il bello è che devi conoscerla davvero poichè sei costretto ad interagire per tutta la giornata. Discuti col bigotto, ti confronti con chi viene dal nord, con chi è del sud, ci pranzi insieme, pare quasi di aver di nuovo diciotto anni. E in tutto questo l'occhio analitico di chi il mondo finisce per vederlo sulle due ruote si fa sempre sentire. Inizialmente quando sentivo dire: "Io vengo da Amelia"..."Io vengo da Narni"... "Io faccio il progetto del Carsulae"...Pensavo ogni cosa in termini ciclistici: mi saltavano in testa gare, boschi, paesaggi, chi ha vinto e chi ha perso questa o quella gara. Poi c'era una ragazza che era stata sul tezio a fare treking da poco e con lei andavo a nozze. Ho pensato: "Se ti sente Andreani che vai sul tezio e non lo avverti te lo dà lui il 3%!".
Di seguito alcuni scatti di questi giorni intensi dove una volta tanto i protagonisti non sono i soliti ciclisti.
Marco viene da un paesino della Campania. E' uno di quei tipi che manderebbero avanti il mondo a pannelli solari e magari ce ne fossero di persone così! Adora spostarsi in bici, ha una mtb tutta scassata, e di certo non sfoglia ogni dieci minuti il catalogo della Rock Shox. Tutti i giorni si portava il pranzo in un barattolo: il giorno della scarola saltata non è stato per niente male! Tra due fette di pane non è dispiaciuto a nessuno.

Camilla è una castelana doc. Giorno per giorno abbiamo scoperto di avere molte amicizie in comune. Lei è un'amante convinta della pratica del cartellone e pennarelli. Ogni volta che c'era da usare un pò di colla pareva andare in trance. E io mandavo avanti lei con molta naturalezza.

Gli sguardi sono eloquenti. Il dopo-pranzo è molto difficile da affrontare se al posto di una bella puntata dei simpson bisogna leggere la costituzione un articolo dopo l'altro. Anche se in alcuni momenti, grazie a degli scontri ideologici non troppo pacifici, il tempo è volato.

Marco, nel gruppo denominato Brad Pitt, ha fatto strage di cuori. Ma lui non se ne è curato più di tanto visto che spesso adagiava la testa al muro e si addormentava di sasso.

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