domenica 30 novembre 2008

LA CENA DEL CICLISTA SALUTISTA

Ad un cenone organizzato da ciclisti, dove l'80% degli invitati sono ciclisti, secondo voi, cosa prevederà il menù? Vi dò solo un piccolo indizio: nè pasta in bianco e neppure mele e banane come dolce.
Il menù del cenone al quale un ex bikeland naturalizzato saccarelli, meglio conosciuto come "Il Matematico", l'odontotecnico gran fondista Massimo, ha invitato me e Roberto, aveva poco a che vedere con la deliziosa garettina che avremmo dovuto correre il giorno successivo, che ci avrebbe costretti ad una levataccia col sole ancora a nanna, nella lontanissima Amelia, col fango che momenti pareva di stare alle terme. Ma non a farci spalmare i fanghi, ma a farci direttamente immergere dentro i bidoni di melma tipo tozzetto di pane dentro fonduta. Torniamo al menù che ci si è disvelato mentre sedevamo al cva di S. Lucia.
Antipasto alquanto leggero se parliamo col senno di poi: affettati e crostini. Primo piatto: penne al cognac panna e ragù. Qui già l'organismo avverte i villi intestinali che ci sarà da sfacchinare. La pietanza seguente è difficilmente collocabile: essa presenta un misto di carboidrati, proteine e grassi. Il piatto perfetto direte voi. Nulla da obiettare: le cotiche con le salsicce e i fagioli sono l'ultimo pasto ideale per ogni condannato a morte. Alla morte ci ho pensato un secondo soltanto, quando in mente mi è balenata l'immagine di me che avrei trascorso la notte insonne. Ma i buoni propositi trasmigrano da me come le anime dai morti e di quel che avevo sul piatto ho scartato solo le cotiche. E in tutta sincerità la prossima volta me magno non solo quelle ma anche il piatto. Mio fratello ha seguito il mio esempio. Pochi posti più in là il capitano Donati saltava il giro: chi è votato alla vittoria non mangia cotiche e fagioli e infatti ieri sera matteo non ha mangiato per niente. Per fortuna il secondo ha rappresentato l'emblema della dieta tipo di ogni sportivo: porchetta arrosto. Poi hanno voluto strafare con contorno di verdure e insalata. Riguardo al dolce so dirvi ben poco poichè io e famiglia ci siamo ritirati anzitempo: la sveglia alle 5.30 di mattina scomoda un pò a tutti e ancor di più a chi si è riempito lo stomaco con una cena non troppo ortodossa. In effetti la notte ho pisticchiato alquanto, beccandomi un pò di Marzullo e qualche lezione universitaria a distanza.
La cena, oltre alla bella abbuffata, è stata una bellissima occasione per scoprire che i nostri fan, grazie ad un capillare passaparola, aumentano di giorno in giorno. Ieri è stata la volta di Michele Pannacci, il cui nome l'ho scoperto solo stamattina domandando in giro. Ebbene questo stradista mi ha regalato una stretta di mano colma di riconoscenza. E pur ammettendo che intrattenervi con le mie e le vostre peripezie è un piacere del quale godo io in prima persona, fa piacere sentir valorizzato il proprio impegno. Ho poi scoperto, potenza della rete, che Michele è il titolare della Carrozzeria La Nuova Modenese. Da qui in poi avrà luogo una dissertazione puramente pubblicitaria. Ho avuto il piacere di far aggiustare una bella botta subita dalla RominaMobile lo scorso anno proprio da questo team di carrozzieri. Da me non prendevano neppure un soldo visto che pagava la signora che mi aveva dato una bella sorba negandomi la precedenza. Beh, non solo sono stati veramente cortesi, non solo mi hanno fatto i complimenti per come vado in bici, ma mi hanno pure lavato la macchina. Non solo fuori che può sembrar normale, ma anche dentro. E pulire la mia macchina internamente è un'impresa neanche minimamente paragonabile all'impresa di Achille che tenta di abbattere le Porte Scee di Troia. Fine della pubblicità occulta!

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